Il cosiddetto “veggente di Voralberg”, nel 1922, aveva emesso una profezia sulla Terza Guerra Mondiale, che adesso sembrerebbe alle porte con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. I presagi funesti sarebbero stati conservati grazie alle trascrizioni del padre benedettino Ellerhorst e adesso, a distanza di un secolo, terrorizzano il mondo. È questo infatti quanto sta emergendo in queste ore nel mondo del web, che ha trovato alcune analogie tra le visioni avute dal contadino, noto proprio per le sue doti predittive, e quello che sta accadendo a margine dell’escalation.



Cosa si legge nelle profezie e perché appaiono così reali ad oggi? “Il misfatto giungerà improvvisamente dalla Russia: prima colpita è la Germania, poi la Francia, l’Italia e l’Inghilterra”, così comincia la terribile previsione. “Ovunque tumulti e distruzioni Il veggente vede una strada ampia e lunga: ai due lati vi sono soldati; ai margini uomini, donne, vecchi e bambini. Sul ciglio della strada, una ghigliottina con due carnefici: scorre sangue d’innumerevoli decapitati”.



Veggente di Voralberg, profezia sulla Terza Guerra Mondiale: cosa accadrà

La profezia del “veggente di Voralberg”, che in queste ore per molti sembrerebbe potere coincidere con la Terza Guerra Mondiale, va avanti con la descrizione degli scenari di distruzione in cui i diversi Paesi, tra cui anche l’Italia, si ritroveranno nel corso del conflitto. “Le regioni del Reno vengono distrutte da aerei e da eserciti invasori. Parigi incendiata e distrutta; Marsiglia sprofonda in un baratro che le si è formato intorno, e viene coperta dalle tenebre di un’alta marea. Eccidio a Roma, con montagne di cadaveri. Il Papa fugge”.



E ancora: “Tenebre per tre giorni e tre notti. Inizio con un terribile tuono o terremoto. Non arderà alcun fuoco. Non si potrà né mangiare, né dormire, ma solo pregare. Ardono candele benedette. Lampi penetrano nelle case. Terremoti e maremoti. Invocazioni di Gesù e di Maria da parte di alcuni; imprecazioni di altri. Vapori di zolfo riempiono l’aria; pestilenze”. Infine, l’epilogo. “Una croce appare nel cielo, come all’inizio della visione: è segno della fine delle tenebre. La terra è deserta come un immenso cimitero. Uomini atterriti escono dalle case. I sopravvissuti sono uomini santi. La Terra è trasformata in paradiso. Il veggente ode pregare ad alta voce, in tedesco.

Veggente di Voralberg: chi è l’autore della profezia della Terza Guerra Mondiale

In molti, dopo avere letto la profezia sulla Terza Guerra Mondiale emessa nel 1922, si stanno domandando chi fosse il suo autore, ovvero il cosiddetto “veggente di Voralberg”. L’uomo, come rivelato dai manoscritti tramandati, era un contadino tedesco che in quegli anni ebbe una serie di visioni a Locchan Bregenz in Germania. Esse furono trascritte dal frate benedettino Ellerhorst e successivamente col tempo inseriti in vari libri, al punto tale da essere tramandate di generazione in generazione.

Non si tratta ad ogni modo dell’unico veggente che ha predetto degli scenari simili. Anche in altre ci sono delle corrispondenze. Irlmaier e la Madonna di Anguera, ad esempio, confermano che il conflitto si svolgerà in Germania (nel Reno, in particolare), mentre in altre tantissime visioni di profeti si ritrova il riferimento all’abbandono della tecnologia (“Nè ferrovie, nè navi, nè automobili funzioneranno come nei tempi antichi. Le fabbriche non funzioneranno. Il veloce ritmo precedente la guerra si fermerà”).