Pierina Gilli, la veggente di Montichiari, è stata riconosciuta dopo la morte dal Vaticano, che non ha rilevato nella sua attività “elementi apertamente in contraddizione con la dottrina della Chiesa”. La notizia è stata accolta con approvazione da parte degli esponenti clericali. 

A commentarla, ai microfoni di Zona Bianca, è stato don Marco Alba, Rettore del Santuario Diocesano Rosa Mistica Madre della Chiesa. “Pierina Gilli ha avuto delle esperienze mistiche e spirituali che oggi possiamo definire autentiche. Vedeva, parlava e raccoglieva le testimonianze della Madonna, di Gesù, dei Santi e degli angeli”. Anche Suor Maria Concetta Visone delle Missionarie Francescane di Maria Immacolata conosce bene questa figura: “Si racconta che per diversi anni ha avuto l’obbedienza del suo vescovo di non recarsi nel suo luogo di preghiera. Non si è mai ribellata, tanto che la Madonna le diede appuntamento in quel posto ma lei non si presentò”.



Le reazioni della Chiesa al riconoscimento della veggente Pierina Gilli da parte del Vaticano

Anche i fedeli hanno accolto con gioia il riconoscimento di Pierina Gilli da parte del Vaticano e continuano a recarsi a Montichiari. “Questo luogo è stato indicato a Pierina dalla Madonna in una delle esperienze mistiche che ha avuto. Gli era stato detto di venirci perché c’era acqua sorgiva, lei descrisse nel suo diario di avere visto scendere la Madonna da una scaletta e toccare la fonte con i suoi piedi”, ha spiegato ancora don Marco Alba.



“Noi siamo molto felici. Pierina Gilli ha vissuto tutte queste esperienze con estrema umiltà, è rimasta in penombra e ha accettato ciò che le accadeva senza recriminazioni. È un elemento che è stato tenuto in considerazione”, ha aggiunto il Vescovo di Brescia, Monsignor Pierantonio Tremolada. Da queste motivazioni deriva la profonda fede nei confronti di questa figura, il cui caso appare molto diverso da quello della veggente di TrevignanoGisella Cardia.

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