E’ terminata la Veglia di Pasqua 2024 dal Santo Sepolcro a Gerusalemme celebrata dal cardinale Pizzaballa. Per l’occasione lo stesso monsignor è stato intervistato dai microfoni di Agensir, spiegando “Oggi è più necessario che mai celebrare il passaggio dalla morte alla vita”, ha raccontato lo stesso uomo di Chiesa che ha poi ricordato come siamo tutti “impotenti di fronte a questa continua escalation di odio”, riferendosi ovviamente alle numerose guerre che stanno affliggendo il mondo in questo periodo, dall’Ucraina alla Striscia di Gaza. Proprio per questo il cardinale Pizzaballa si dice convinto che quella 2024 sarà “Una Pasqua certamente difficile, di basso profilo, ci saranno pochissimi pellegrini, o forse non ci saranno proprio”. In ogni caso la Pasqua verrà celebrata “Noi vogliamo celebrare questo passaggio dalla morte alla vita. Oggi è più necessario che mai”, conclude il cardinale Pizzaballa. In vista della Pasqua 2024 è giunto anche il messaggio di Fr. Francesco Patton, Custode di Terra Santa. “La Pasqua di Gesù ci parla della sua risurrezione – le sue parole riportate da Custodia.org – e ci ricorda che non è un tornare indietro dal regno dei morti, non è un ritrovarsi improvvisamente rianimati come dopo un coma o una morte apparente ma è un andare oltre, è – appunto – un passaggio verso una forma di vita talmente nuova e piena che noi non riusciamo nemmeno a immaginarla”, ricordando come l’incapacità di Maria Maddalena di riconoscere Gesù è la stessa “Reazione che causa in noi poveri umani l’incontro col Risorto”.



L’incontro con Cristo non è quello con una persona che era morta e che è stata rianimata, ma con un uomo che “vive ormai in Dio; è l’incontro con Gesù la cui carne, cioè la cui umanità, è ormai completamente trasformata dalla potenza dello Spirito Santo; è l’incontro con Gesù che ci mostra in se stesso ciò che anche noi saremo nel vivere insieme a Lui, in forma pasquale, l’esperienza del morire, intesa ormai come un passare attraverso e oltre la morte”. Fr. Francesco Patton ricorda che il luogo da cui ci parla non è un set di un film o una storia inventata, ma è “l’invenzione di un Dio che ci è Padre e ha tanto amato ciascuno di noi da mandare il suo Figlio a condividere la nostra vita, fino in fondo, fino all’esperienza del morire; per fare in modo che quel Figlio potesse prenderci per mano e farci attraversare la morte per poter vivere in Dio, per poter vivere in pienezza, per poter vivere in eterno, per poter vivere in modo nuovo, da risorti, insieme a Lui”. Una tomba vuota che proprio per questo sprigiona speranza, capace di illuminare anche le esperienze peggiori di vita e di morte “È per questo che da questa tomba vuota – conclude Patton – sento che posso dirvi senza il timore che sia un’illusione: Buona Pasqua, il Signore Gesù è risorto. Buona Pasqua, risorgiamo con Lui anche noi”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



VEGLIA DI PASQUA 2024 SANTO SEPOLCRO A GERUSALEMME/ DIRETTA VIDEO STREAMING TERRA SANTA: MESSA CON PIZZABALLA

Dalla Terra Santa risuona anche quest’anno la testimonianza viva della pace: mentre la guerra attorno è esplosa in questi mesi, i cristiani mantengono viva la memoria della Passione, morte e Resurrezione del Signore celebrando in questo Sabato Santo 2024 la Veglia di Pasqua dal Santo Sepolcro di Gerusalemme. A poche ore dall’annuncio di Pasqua dell’intera Chiesa Cattolica con Papa Francesco, idealmente i cristiani in Terra Santa “anticipano” nei luoghi dove tutto ebbe inizio più di duemila anni fa: «la comunità della Terra Santa ha costantemente testimoniato, attraverso le proprie sofferenze, il mistero della Passione del Signore», ha detto Papa Francesco nella lettera ai cattolici in Terra Santa scritta per la Settimana Santa 2024.



Con l’animo preparato alla preghiera e alla richiesta di pace nei luoghi dove imperversa la guerra ormai dal 7 ottobre scorso, i riti del Triduo Pasquale sono stati mantenuti intatti con solo qualche accorgimento in più per la sicurezza: dunque appuntamento stamattina alle 7.30 circa con il collegamento in diretta video streaming sul canale YouTube “Christian Media Center” per l’inizio della Veglia Pasquale del Sabato Santo 2024, officiata dal Patriarca Latino di Gerusalemme, cardinale Pierbattista Pizzaballa. La durata della lunga Veglia di Pasqua è tradizionalmente attorno alle 3 ore con chiusura e benedizione finale prevista attorno alle ore 10.40-11.

Sempre presso il Santo Sepolcro dove Gesù risorse dai morti e annunciò la vittoria eterna sul male, è prevista poi nel pomeriggio – alle ore 15.30 – la solenne processione di Pasqua: alle ore 18 i vespri solenni mentre a tarda notte si celebra la cerimonia del Fuoco Sacro, dove migliaia di cristiani attendono la miracolosa illuminazione della candela del Patriarca dall’interno della tomba di Gesù. Per seguire al meglio la Veglia di Pasqua da Gerusalemme, oltre alla diretta video streaming disponibile a fondo pagina, qui si trova il libretto ufficiale della celebrazione con il Patriarca Pizzaballa, qui invece la diretta Facebook sempre dal Christian Media Center

NEL CUORE DELLA GUERRA LA MESSA DI PASQUA 2024 DAL SANTO SEPOLCRO DI GERUSALEMME

«La Settimana Santa non è il segno del trionfalismo cristiano ma la proposta di seguire un re mite che entra a Gerusalemme sul dorso di un asino», ha spiegato all’AgenSIR il Custode di Terra Santa, padre Francesco Patton, commentando le forti difficoltà quest’anno nell’avere molti pellegrini presenti ai gesti del Triduo Pasquale, culminati dalla Veglia di Pasqua. «In Terra Santa non si percepisce il clima della festa come negli altri anni. I permessi concessi da Israele ai cristiani della Cisgiordania sono pochi. E anche quelli che li avranno non credo si sposteranno per salire a Gerusalemme. La gente sta male e soffre», aggiunge padre Patton.

Nel cuore della guerra e nei luoghi dove il mondo rischia un serio conflitto globale, Gesù torna a risorgere idealmente caricando ancora su di sé i mali e le storture della Terra: come spiega il Custode è come se fossimo ancora in un grande Venerdì Santo continuo con la promessa però di una Pasqua di Resurrezione che ogni cristiano sa che arriverà per un semplice ma decisivo motivo, perché è già avvenuta. La Chiesa celebra la resurrezione del Signore nella Veglia considerata la madre di tutte le Veglie, anche se da qualche anno a questa parte i riti sono anticipati al sabato mattina per motivi di sicurezza locali. Con il cuore disposto alla pace pur nella tormenta delle vicende attuali, i cristiani si ritrovano per assistere alla Veglia di Pasqua scandita con pochi ma essenziali rituali: il lucernario iniziale, le meditazioni sulle meraviglie del Signore, la Liturgia della Parola, il Battesimo dei nuovi convertiti (o dei bimbi nati già in famiglie cristiane) e la celebrazione dell’Eucarestia.

IL MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO E LE PAROLE DEL PATRIARCA PIZZABALLA PER LA PASQUA 2024

«Da più parti e da più persone in questi giorni mi sono sentito dire: “ti prepari a una Pasqua difficile!”», ha detto il cardinale Pizzaballa officiando la Santa Messa del Giovedì Santo in Terra Santa. Sarà lui che celebrerà anche la Veglia di Pasqua di questo Sabato Santo 2024, con un animo tutt’altro che “dimesso” come ci ha raccontato di recente in questa lunga intervista: «Stiamo vivendo la notte del Getzemani […] Penso anche alle risposte possibili», spiega Pizzaballa al “Sussidiario.net”. Vi è il sonno degli apostoli, che è l’atteggiamento di chi aspetta che le cose passino e si risolvano da sole, ma anche l’impugnare la spada, come Pietro, «non porta alcuna prospettiva, come stiamo vedendo»; oppure la risposta di Gesù, sottolinea, «che è quella di rinnovare, nonostante tutto, nonostante il sangue, la fiducia in Dio Padre Provvidente. Credo che è quello che dovremmo fare».

Come ha poi detto nella messa del Giovedì Santo sempre il Patriarca Pizzaballa, non è solo la Pasqua di oggi nel pieno della guerra ad essere “difficile”: «Se la Pasqua invece è la celebrazione della passione e risurrezione di Cristo, se essa rende attuale per noi, qui e ora, il passaggio dalla morte alla vita, allora non è solo questa Pasqua a essere difficile ma è la Pasqua stessa che è sempre difficile, è una festa difficile, come è difficile la vita cristiana: “Il cristianesimo non è facile ma felice”, direbbe efficacemente san Paolo VI». Lo scorso 27 marzo, alle porte delle celebrazioni per la Santa Pasqua 2024, Papa Francesco ha inviato una lunga lettera ai cattolici di Terra Santa per ribadire l’assoluta vicinanza della Chiesa ai fratelli impegnati ogni giorno con la sopravvivenza e gli aiuti alla popolazione palestinese e israeliana travolti dalla guerra a Gaza: «Da tempo vi penso e ogni giorno prego per voi. Ma ora, alla vigilia di questa Pasqua, che per voi sa tanto di Passione e ancora poco di Risurrezione, sento il bisogno di scrivervi per dirvi che vi porto nel cuore. Sono vicino a tutti voi, nei vostri vari riti, cari fedeli cattolici sparsi su tutto il territorio della Terra Santa: in particolare a quanti, in questi frangenti, stanno patendo più dolorosamente il dramma assurdo della guerra, ai bambini cui viene negato il futuro, a quanti sono nel pianto e nel dolore, a quanti provano angoscia e smarrimento». Il Papa sottolinea più volte della grande testimonianza di fede che in questi tempi stanno sperimentando e mostrando i cristiani in Terra Santa, gente che sa sperare «contro ogni speranza»: la comunità cristiana di Terra Santa «non è stata soltanto, lungo i secoli, custode dei Luoghi della salvezza, ma ha costantemente testimoniato, attraverso le proprie sofferenze, il mistero della Passione del Signore», ha concluso il Santo Padre che si unisce idealmente a tutta la comunità nel celebrare la Veglia di Pasqua nel Santo Sepolcro.

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