Se nella Veglia di Pasqua dell’anno scorso Papa Francesco aveva invitato i fedeli a non cedere alla rassegnazione nell’ora più buia, quest’anno esorta a guardare avanti. «In questi mesi bui di pandemia sentiamo il Signore risorto che ci invita a ricominciare, a non perdere mai la speranza», dice il Santo Padre nel Sabato Santo. Questo per lui è il primo annuncio di Pasqua. «È possibile ricominciare sempre, perché c’è una vita nuova che Dio è capace di far ripartire in noi al di là di tutti i nostri fallimenti». Dio è capace di costruire un’opera d’arte dalle macerie del nostro cuore, «anche dai frammenti rovinosi della nostra umanità Dio prepara una storia nuova». Andare in Galilea significa allo stesso modo ricominciare, percorrere vie nuove e guardare avanti. Il secondo annuncio di Pasqua è che «Gesù non è un personaggio superato. Egli è vivo, qui e ora. Cammina con te ogni giorno, nella situazione che stai vivendo, nella prova che stai attraversando, nei sogni che ti porti dentro». E apre nuove strade, dove sembrano non esserci. «Anche se tutto ti sembra perduto, apriti con stupore alla sua novità: ti sorprenderà».
Il terzo annuncio di Pasqua è sull’amore di Gesù: «Ci ama senza confini e visita ogni nostra situazione di vita. Egli ha piantato la sua presenza nel cuore del mondo e invita anche noi a superare le barriere, vincere i pregiudizi, avvicinare chi ci sta accanto ogni giorno, per riscoprire la grazia della quotidianità». Dunque, Papa Francesco esorta a guardare con speranza al futuro: «Le tue attese non resteranno incompiute, le tue lacrime saranno asciugate, le tue paure saranno vinte dalla speranza. Perché il Signore ti precede, sempre, cammina davanti a te. E, con Lui, sempre la vita ricomincia». (agg. di Silvana Palazzo)
SABATO SANTO, COMINCIA LA VEGLIA DI PASQUA 2021
È cominciata la Veglia di Pasqua 2021 del Sabato Santo, con la diretta video dalla Basilica di San Pietro, dove Papa Francesco annuncerà la Resurrezione del Signore. Questo è il cuore di tutto il messaggio cristiano, per questo la Pasqua è la massima celebrazione. «La Veglia pasquale non è semplicemente una Messa come le altre, ma una Veglia che si articola in diversi momenti che trovano il loro apice nella celebrazione dell’Eucaristia», spiega Claudio Maniago, vescovo di Castellaneta e presidente della Commissione Episcopale per la liturgia, come riportato da Agensir. Questa notte di Veglia di Pasqua in onore del Signore ha quindi anche il potere di «portare comunque ogni cristiano alla radice della propria fede per ribadire con rinnovato vigore la scelta fondamentale di Cristo e del suo Vangelo».
Questo è, infatti, un giorno in cui i cristiani hanno «un atteggiamento orante di interiore preparazione, meditando il grande mistero della Croce che ci tocca tutti da vicino». (agg. di Silvana Palazzo)
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VEGLIA PASQUA 2021: FRANCESCO A SAN PIETRO PER MESSA DEL SABATO SANTO
Ancora una volta in pandemia, ancora con un’Italia completamente in zona rossa, ma con una più che “doppia” speranza di rinascita: il Sabato Santo 2021 vede aprirsi davanti la Veglia di Pasqua dove Papa Francesco annuncerà la gioia della Resurrezione del Signore, al culmine del Triduo Pasquale della Settimana Santa. Rispetto a 12 mesi fa, il Santo Padre vedrà all’interno della Basilica di San Pietro la presenza di alcuni fedeli anche se in forma comunque limitata per le regole anti-Covid: appuntamento alle ore 19.30 – per permettere ai fedeli di rispettare la regola del coprifuoco fissata per le ore 22 – con la diretta tv (Rai 1 e Tv2000) e video streaming (canale YouTube Vatican News) per la Santa Messa nella Notte di Pasqua con Papa Francesco che annuncerà al mondo la Resurrezione del Signore Gesù.
«Nelle tenebre del Sabato santo irromperanno la gioia e la luce con i riti della Veglia pasquale e, in tarda serata, il canto festoso dell’Alleluia. Sarà l’incontro nella fede con Cristo risorto e la gioia pasquale si prolungherà per tutti i cinquanta giorni che seguiranno, fino alla venuta dello Spirito Santo. Colui che era stato crocifisso è risorto! Tutte le domande e le incertezze, le esitazioni e le paure sono fugate da questa rivelazione», ha spiegato Papa Bergoglio nell’ultima Udienza Generale prima di Pasqua. È quel Risorto che dà la certezza – e non solo la speranza – che il bene trionfa sempre contro il male e il peccato, «che la vita vince sempre la morte e la nostra fine non è scendere sempre più in basso, di tristezza in tristezza, ma salire in alto. Il Risorto è la conferma che Gesù ha ragione in tutto: nel prometterci la vita oltre la morte e il perdono oltre i peccati».
GESTI E SIGNIFICATO DELLA VEGLIA PASQUALE
La celebrazione della Santa Messa nella Veglia Pasquale avviene con diversi momenti scanditi all’interno della Basilica di San Pietro in Vaticano: si parte con la Liturgia del lucernario, dove Papa Francesco fuori dalla chiesa (che è ancora completamente al buio) accende il Cero pasquale, che poi viene portato in processione all’interno dell’edificio, illuminato dunque dalla luce nuova a simbolo della vittoria di Dio sulle tenebre della morte. Segue nel libretto del Sabato Santo la Liturgia della Parola, con la Veglia di Pasqua che prevede ben 7 letture, 8 salmi dell’Antico Testamento, un’epistola di San Paolo Apostolo e poi il Vangelo in cui si annuncia la Resurrezione del Cristo. Al termine dell’omelia di Papa Francesco, ha inizio la Liturgia Battesimale dove verranno battezzati alcuni catecumeni (sempre rispettando le norme anti-Covid in vigore a livello nazionale), e infine la Liturgia Eucaristica con Benedizione Solenne finale. «La Croce di Cristo è il segno della speranza che non delude; e ci dice che nemmeno una lacrima, nemmeno un gemito vanno perduti nel disegno di salvezza di Dio. Chiediamo al Signore che ci dia la grazia di servirLo e di riconoscerLo e di non lasciarci pagare per dimenticarLo», sottolinea ancora il Santo Padre nel prepararsi alla Veglia di questa sera.
VEGLIA PASQUA: L’OMELIA 2020 DI PAPA FRANCESCO
L’11 aprile 2020 l’Italia era in pieno lockdown ormai da un mese e mezzo e la Santa Messa della Veglia Pasquale con il Papa venne guardata da milioni di persone in tutta Italia: oggi, 12 mesi dopo, la Pasqua del Signore vive dello stesso annuncio di speranza e certezza della Resurrezione, ma il popolo è sfiancato, afflitto e sfiduciato dal futuro. Toccherà alla Chiesa e al Santo Padre ri-testimoniare la gioia del Vangelo anche all’interno del sottosuolo ombroso di questo ultimo anno: «Gesù, come seme nella terra, stava per far germogliare nel mondo una vita nuova; e le donne, con la preghiera e l’amore, aiutavano la speranza a sbocciare. Quante persone, nei giorni tristi che viviamo, hanno fatto e fanno come quelle donne, seminando germogli di speranza! Con piccoli gesti di cura, di affetto, di preghiera», così Papa Francesco introduceva l’omelia della Veglia del Sabato Santo di Pasqua solo un anno fa. Fu in quella notte – come in questa, 12 mesi dopo – che il cristiano può conquistare grazie alla Resurrezione il «diritto alla speranza», ovvero una speranza «nuova, viva, che viene da Dio. Non è mero ottimismo, non è una pacca sulle spalle o un incoraggiamento di circostanza, con un sorriso di passaggio. No. È un dono del Cielo, che non potevamo procurarci da soli. Tutto andrà bene, diciamo con tenacia in queste settimane, aggrappandoci alla bellezza della nostra umanità e facendo salire dal cuore parole di incoraggiamento. Ma, con l’andare dei giorni e il crescere dei timori, anche la speranza più audace può evaporare. La speranza di Gesù è diversa. Immette nel cuore la certezza che Dio sa volgere tutto al bene, perché persino dalla tomba fa uscire la vita».