VEGLIA DI PASQUA 2022 “ROMPIAMO CON IL MALE”
Mentre risuonano ancora le parole di Papa Francesco pronunciate durante l’omelia della Veglia di Pasqua 2022 del Sabato Santo, arriva la comunicazione dell’incontro tra il Santo Padre e una piccola delegazione proveniente dall’Ucraina. È composta da rappresentanti del governo locale e del Parlamento del Paese, ed è quella a cui il Pontefice si è rivolto al termine dell’omelia. L’incontro si è tenuto prima della celebrazione di questa sera, che peraltro volge al termine. E le sue parole sono destinate a restare non solo nel cuore dei fedeli, ma a fare rumore, soprattutto quelle usate per affrontare il tema della guerra in Ucraina, centrale nel suo discorso.
Papa Francesco smaschera le ipocrisie: “Non possiamo celebrare la Pasqua se non rompiamo con il male“. Farlo non è semplice, ma c’è una sola strada da seguire: portare Gesù Cristo “nella vita di tutti i giorni con gesti di pace in questo tempo segnato dagli orrori della guerra“. (agg. di Silvana Palazzo)
VEGLIA DI PASQUA 2022: “CRISTO RISORTO” IN UCRAINO
In questi tempi di orrori di guerra servono gesti di pace. Li chiede Papa Francesco in occasione dell’omelia della Veglia di Pasqua 2022 del Sabato Santo. Non è l’unico riferimento a quanto sta accadendo in Ucraina. “Hristos voskrese“, ha detto il Santo Padre. Le parole in ucraino pronunciate rivolgendosi al sindaco di Melitopol, che è stato rapito dai russi e poi rilasciato in cambio di prigionieri. È in prima fila con la sua famiglia e altri parlamentari ucraini. Ne ha parlato con sofferenza, anche fisica, perché è dolorante al ginocchio, infatti ha assistito da una posizione collocata sul lato dei fedeli.
Quando si è alzato, ha faticato a raggiungere l’altare per pronunciare l’omelia che ha preparato e per amministrare il battesimo a sette catecumeni. A tal proposito, la Veglia di Pasqua col Papa nella Basilica vaticana si tiene alla presenza di 5.500 fedeli. Si tratta della prima celebrazione non contingentata dalla pandemia. (agg. di Silvana Palazzo)
VEGLIA DI PASQUA 2022: L’OMELIA DI PAPA FRANCESCO
Gli scrittori evocano la bellezza delle notti illuminate dalle stesse, “invece le notti di guerra sono solcate da scie luminose di morte“. Si apre così l’omelia di Papa Francesco per la Veglia di Pasqua 2022, presieduta dal cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio Cardinalizio. Il Santo Padre invita a lasciarsi prendere per mano dalle donne del Vangelo, “per scoprire con loro il sorgere della luce di Dio che brilla nelle tenebre del mondo“. Mentre la notte si dirada e le spuntavano le prime luci dell’alba, si recarono al sepolcro, ricorda il Pontefice. “Lì vivono un’esperienza sconvolgente: prima scoprono che la tomba è vuota; quindi vedono due figure in vesti sfolgoranti, le quali dicono loro che Gesù è risorto; e subito corrono ad annunciare la notizia agli altri discepoli. Vedono, ascoltano, annunciano: con queste tre azioni entriamo anche noi nella Pasqua del Signore“. Ma fa notare anche che il primo annuncio della Resurrezione non è una formula da capire, “ma un segno da contemplare“.
Non è facile accogliere la Pasqua: “Come le donne del Vangelo, anche in noi prevalgono domande e dubbi, e la prima reazione di fronte al segno imprevisto è la paura“. Questo è lo stesso atteggiamento con cui ci approcciamo nella vita. “Troppo spesso guardiamo la vita e la realtà con gli occhi rivolti verso il basso; fissiamo soltanto l’oggi che passa, siamo disillusi sul futuro, ci chiudiamo nei nostri bisogni, ci accomodiamo nel carcere dell’apatia, mentre continuiamo a lamentarci e a pensare che le cose non cambieranno mai“. Ma il Signore trasforma la paura in speranza: “Il dolore e la morte non avranno l’ultima parola su di noi“. Dunque, grazie alla Pasqua “possiamo fare il salto dal nulla alla vita“. Spesso ci illudiamo di aver capito tutto di Dio, ma finiamo per cercarlo nel momento del bisogno o nelle emozioni passeggere, per poi metterlo da parte. “Ci dimentichiamo di cercarlo negli angoli più oscuri della vita, dove c’è chi piange, lotta, soffre e spera“. Quindi, il monito di Papa Francesco a non restare prigionieri del passato. Non possiamo celebrare Pasqua, “se nella vita non abbiamo il coraggio di lasciarci perdonare da Dio – che perdona tutto – il coraggio di cambiare, di rompere con le opere del male, di deciderci per Gesù e per il suo amore“.
Il Santo Padre è molto chiaro: “Un cristianesimo che cerca il Signore tra i relitti del passato e lo rinchiude nel sepolcro dell’abitudine è un cristianesimo senza Pasqua“. Inoltre, non serve a consolare chi piange la morte di Gesù, ma ad annunciare la straordinaria vittoria di Dio sul male e sulla morte. Ricordando poi le donne che portano a tutti il Vangelo del Risorto, senza preoccuparsi della loro reputazione, di esser considerate pazze, si lascia andare ad una esclamazione: “Com’è bella una Chiesa che corre in questo modo per le strade del mondo! Senza paure, senza tatticismi e opportunismi; solo col desiderio di portare a tutti la gioia del Vangelo“. Ed è esattamente quello che si fa a Pasqua: vivere l’esperienza del Risorto e condividerla con gli altri, diffondere la gioia nel mondo. Bisogna far risuscitare Gesù ogni giorno, “con gesti di pace in questo tempo segnato dagli orrori della guerra; con opere di riconciliazione nelle relazioni spezzate e di compassione verso chi è nel bisogno; con azioni di giustizia in mezzo alle disuguaglianze e di verità in mezzo alle menzogne. E, soprattutto, con opere di amore e di fraternità“.
Infine, Papa Francesco si è rivolto a Ivan Fedorov, sindaco di Melitopol, e ad alcuni parlamentari ucraini: “In questo buio che voi vivete, signor sindaco, signori parlamentari, nel buio oscuro della guerra, della crudeltà, tutti noi preghiamo con voi questa notte, preghiamo per le tante sofferenze. Noi soltanto possiamo darvi la nostra compagnia, la nostra preghiera e dirvi: coraggio, vi accompagniamo! E dire anche la cosa più grande che oggi si celebra: Khristos voskrese! (Cristo è risorto in ucraino, ndr)“. (agg. di Silvana Palazzo)
VEGLIA DI PASQUA 2022 PRESIEDUTA DA CARDINALE RE
Papa Francesco presente alla Veglia di Pasqua 2022 nella Basilica vaticana, ma ha deciso di rinunciare a presidenza a causa dei problemi al ginocchio, a cui aveva fatto riferimento nei giorni scorsi nel viaggio di ritorno da Malta. La Messa è stata preceduta come da tradizione dal rito suggestivo della benedizione del fuoco nell’Atrio della Basilica e dalla processione mentre viene intonato il Lumen Christi. Fatta eccezione per l’omelia e i battesimi, è stata affidata al cardinale Giovanni Battista Re. Dunque, il Santo Padre ha tenuto comunque l’omelia, che non può non tener conto del dramma della guerra in Ucraina.
“Il Signore, in questa notte, vuole donarci occhi diversi, accesi dalla speranza che la paura, il dolore e la morte non avranno l’ultima parola su di noi. Il Signore è risorto! Alziamo lo sguardo, togliamo il velo dell’amarezza e della tristezza dai nostri occhi, apriamoci alla speranza di Dio! Un cristianesimo che cerca il Signore tra i relitti del passato e lo rinchiude nel sepolcro dell’abitudine è un cristianesimo senza Pasqua“, ha detto Papa Francesco. (agg. di Silvana Palazzo)
DIRETTA VEGLIA DI PASQUA 2022: PACE NELLE PREGHIERE
La Veglia Pasquale nella notte del Sabato Santo è una delle principali celebrazioni della Settimana Santa. Per Sant’Agostino è “la Madre di tutte le veglie“, perché si celebra la Resurrezione del Signore, quindi la vittoria sul peccato e sulla morte. La Veglia di Pasqua 2022 è caratterizzata da quattro momenti distinti, ma comunque uniti tra loro. La liturgia della luce (o lucernario) con la benedizione del fuoco, la preparazione del cero, la processione e l’annunzio pasquale. Poi c’è la liturgia della Parola, con le nove letture bibliche. Quindi, la liturgia battesimale con le litanie dei santi, la benedizione dell’acqua, la celebrazione dei battesimi, la rinnovazione dei voti battesimali. Si termina poi con la liturgia eucaristica.
Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, saranno sette i catecumeni che riceveranno il Battesimo del Papa, di diverse nazionalista. Considerando il drammatico momento storico che stiamo attraversando, sarà rilevante il contenuto delle preghiere. Ad esempio, si pregherà affinché ci siano “governanti artigiani di dialogo e di pace tra i popoli” e affinché sia donata “ai popoli oppressi dalla guerra la speranza e la pace“. (agg. di Silvana Palazzo)
DIRETTA VEGLIA DI PASQUA 2022: CELEBRAZIONE CON PAPA FRANCESCO
Dopo due anni ininterrotti di pandemia, con relative limitazioni, finalmente la Santa Pasqua del Signore si torna a festeggiarla col pieno ritorno alla tradizione e alla presenza dei fedeli in San Pietro in questa vigilia della Domenica di Pasqua: stasera Papa Francesco celebra la Veglia di Pasqua 2022 nella splendida cornice della Basilica Cristiana.
Il Santo Padre, al termine del Triduo Pasquale, annuncerà con gioia la Resurrezione del Signore in questo Sabato Santo, culmine della Settimana Santa: se 12 mesi fa il Papa potè aprire le porte di San Pietro per pochi fedeli, quest’anno la fine dello stato d’emergenza Covid consente il pieno ritorno in presenza di tutti i posti disponibili in Basilica. Appuntamento fissato alle ore 19.30, con possibilità di seguire in tv su Rai 1 e Tv2000, sul web con la diretta video streaming della Veglia di Pasqua 2022 di papa Francesco dal canale YouTube di Vatican News: è nella Santa Messa della Notte di Pasqua che la Chiesa annuncia il mondo la Resurrezione di Gesù, sigillata poi domani nella Celebrazione della Pasqua con il messaggio e la benedizione alla città e al mondo (Urbi et Orbi). «Vi incoraggio, seguendo il loro esempio, a continuare il cammino quaresimale di conversione per arrivare alla celebrazione della Resurrezione del Signore con un cuore rinnovato», così era giunto l’invito alla cristianità per l’imminente Pasqua del Signore, da Papa Francesco nell’ultima Udienza Generale in Vaticano prima del Viaggio Apostolico a Malta.
SABATO SANTO, TRADIZIONE E SIGNIFICATO VEGLIA DI PASQUA
All’ingresso in San Pietro, Papa Francesco per cominciare la Veglia di Pasqua 2022 procederà a benedire il fuoco nuovo nell’atrio della Basilica di San Pietro: dopo l’ingresso processionale in Basilica con il cero pasquale e il canto dell’Exsultet, presiederà la Liturgia della Parola, la Liturgia battesimale e la Liturgia Eucaristica, che sarà concelebrata con i Patriarchi, i Cardinali, i Vescovi che lo desiderano e alcuni Presbiteri, fino a disponibilità di posti.
Come prevede la tradizione del Sabato Santo, la Liturgia della Parola della Veglia di Pasqua 2022 prevede 7 letture, 8 salmi dell’Antico Testamento, un’epistola di San Paolo Apostolo e poi il Vangelo in cui si annuncia la Resurrezione del Cristo. Al termine delle letture, il Pontefice terrà la consueta Omelia cui seguirà la Liturgia Battesimale dove verranno battezzati alcuni catecumeni: in conclusione della Veglia di Pasqua 2022, la Liturgia Eucaristica con Benedizione Solenne finale. Così Papa Francesco nella Veglia di Pasqua dello scorso anno invitava l’umanità a farsi prossima all’annuncio di Cristo nella notte prima della Resurrezione: «Sorella, fratello se in questa notte porti nel cuore un’ora buia, un giorno che non è ancora spuntato, una luce sepolta, un sogno infranto, vai, apri il cuore con stupore all’annuncio della Pasqua: “Non avere paura, è risorto! Ti attende in Galilea”. Le tue attese non resteranno incompiute, le tue lacrime saranno asciugate, le tue paure saranno vinte dalla speranza. Perché, sai, il Signore ti precede sempre, cammina sempre davanti a te. E, con Lui, sempre la vita ricomincia».
OMELIA DI PAPA FRANCESCO PER VEGLIA DI PASQUA DELLO SCORSO ANNO
In attesa dell’inizio della Veglia di Pasqua 2022, di certo non mancherà nella celebrazione odierna – come avvenuto del resto durante tutti i precedenti gesti del Triduo Pasquale – il riferimento di Papa Francesco alla situazione internazionale, devastata dalla guerra in Ucraina.
Come ricordato dallo stesso Pontefice nel recente viaggio a Malta, «Il desiderio del Signore è che anche noi diventiamo testimoni instancabili di riconciliazione: testimoni di un Dio per il quale non esiste la parola irrecuperabile. Preghiamo ora per la pace, pensando alla tragedia umanitaria della martoriata Ucraina, ancora sotto i bombardamenti di questa guerra sacrilega». Un anno fa, nell’annunciare la Resurrezione del Signore durante la Veglia di Pasqua del Sabato Santo, ancora Papa Francesco sottolineava lo stupore delle donne nel presentarsi al Sepolcro trovandolo vuoto: «Le donne pensavano di trovare la salma da ungere, invece hanno trovato una tomba vuota. Erano andate a piangere un morto, invece hanno ascoltato un annuncio di vita. Per questo, dice il Vangelo, quelle donne “erano piene di spavento e di stupore” (Mc 16,8), piene di spavento, timorose e piene di stupore. Stupore: in questo caso è un timore misto a gioia, che sorprende il loro cuore nel vedere la grande pietra del sepolcro rotolata via e dentro un giovane con una veste bianca. È la meraviglia di ascoltare quelle parole: “Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto”. E poi quell’invito: “Egli vi precede in Galilea, là lo vedrete”». La Chiesa invita ognuno di noi, ancora oggi 2022 anni dopo l’annuncio della vittoria di Cristo sulla morte, ad accogliere quell’invito del Signore: «Accogliamo anche noi questo invito, l’invito di Pasqua: andiamo in Galilea dove il Signore Risorto ci precede», ripeteva Papa Francesco nella Veglia del 2021.