Il velo islamico nelle scuole austriache si può indossare e non costituisce reato. A stabilirlo nelle scorse ore è stata la Corte Costituzionale, che con tale decisione ha quindi bocciato quanto era stato deciso dal governo “Kurz 1” nel 2019. L’anno scorso il giovane cancelliere d’Austria aveva introdotto una legge che prevedeva appunto il divieto del capo coperto per le bambine musulmane frequentati le scuole primarie, un “ban” che era stato appoggiato anche dai popolari Oevp e dall’ultradestra Fpoe. Oggi, a distanza di un anno, la Corte ha deciso di bocciare quel provvedimento, come riferiscono numerose testate online fra cui il Corriere della Sera e l’agenzia Ansa. Secondo quanto stabilito dai giudici, con tale misura si interviene su una singola religione, appunto l’islam, senza alcuna reale motivazione, e andando contro il principio di neutralità religiosa dello Stato.
VELO ISLAMICO SCUOLA PERMESSO, LA REAZIONE DEL MINISTRO FASSMANN
Immediata la replica da parte del governo Kurz, e precisamente del ministro dell’istruzione Heinz Fassmann della Oevp (ora nell’esecutivo assieme ai Verdi), che ha detto di aver preso atto della sentenza, dicendosi nel contempo rammaricato visto che le «bambine non avranno la possibilità di svolgere l’iter formativo libere da costrizioni». La Corte Costituzionale austriaca si è espressa nelle scorse ore anche su un’altra questione annosa, ovvero, il suicidio assistito. In quel caso la Corte ha ribaltato una disposizione di diritto penale, scrive sempre il quotidiano di via Solferino, che proibisce qualsiasi tipo di assistenza, dichiarando così incostituzionale un divieto così radicale. Stando al codice penale vigente in Austria chiunque «induca un’altra persona a suicidarsi o gli dia aiuto per farlo», può essere punibile con l’arresto per una pena compresa fra i tre mesi e i 5 anni. La Corte costituzionale, esaminando alcune denunce, ha stabilito che le parole «o gli dà aiuto per farlo» sono incostituzionali e verranno quindi rimosse dal codice alla fine del 2021.