Una truffa degna di Totò, come quella della vendita della fontana di Trevi a un turista credulone in “Totòtruffa 62”, ha per protagonista una strada di Napoli, ceduta da una 64enne a un giovane di 28 anni. In particolare, si tratta di un segmento di strada pubblica nel quartiere Montecalvario, di cui è stato venduto l’uso esclusivo per lo stallo di un’autovettura. Una vicenda surreale, scoperta dai carabinieri in queste ore e che vede coinvolti un ragazzo desideroso di posteggiare la propria vettura senza particolari problematiche e una famiglia la cui porta di casa si affaccia su un tratto di strada a dir poco strategico.
A riportare la notizia è stata l’agenzia di stampa nazionale AGI, che ha ricostruito nel dettaglio l’accaduto: all’incirca 18 mesi fa un 28enne già noto alle forze dell’ordine aveva comprato da una donna di 64 anni una porzione di strada che si staglia di fronte all’abitazione di quest’ultima, per un importo pari a 500 euro. L’intesa era stata raggiunta sulla base di un semplice accordo: la venditrice avrebbe garantito all’acquirente l’uso esclusivo di quella strada di Napoli, piazzando un paletto di ferro tutte le volte che l’uomo si assentava con la sua vettura.
VENDE STRADA DI NAPOLI, MA È DI PROPRIETÀ COMUNALE: SCATTANO LE DENUNCE
Tuttavia, trascorso un anno da quel momento, la 64enne ci aveva ripensato e aveva deciso di ritornare sui propri passi, dando il via a una serie di liti che hanno coinvolto anche i suoi figli, con il solo intento di “riavere” quel pezzo di strada di Napoli che aveva ceduto.
L’episodio clou risale alla sera del 31 maggio, quando – scrive testualmente l’agenzia AGI – “arriva una telefonata al 112 e i carabinieri intervengono in via Concezione. A chiamarli è il 28enne, che racconta di essere stato aggredito da due uomini (uno ha 17 anni) e due donne. Si tratta dei familiari della ‘affittuaria’ della strada (ovviamente di proprietà del comune di Napoli), che, non riuscendo a farsi restituire la concessione, ha deciso di passare alle vie di fatto. Con il risultato di essere tutti denunciati a piede libero”.