Il Venerdi 17 è un giorno sfortunato questo si sa e lo comunica sempre anche l’oroscopo. Ancora non possiamo tirare un sospiro di sollievo perché la giornata non è ancora finita. Può regalarci un colpo di scena? Per i superstiziosi è considerata la giornata più sfortunata dell’anno, cosa ci sarà di vero? La credenza ha origini napoletane, in Pitagora e nell’Antico Testamento. Un mix di mito e legenda direbbero alcuni: è la verità, per altri.



A prescindere dall’oroscopo, il Venerdi 17, esistono 5 cose da non fare assolutamente per non attirare la sfortuna, ossia, evitare di: rompere lo specchio, far cadere olio e sale a terra, incrociare le posate, appoggiare un cappello sul materasso e scendere dal letto sul lato sinistro. Questi gesti, comportamenti e scelte, possono portare sfiga per il giorno Venerdi 17. E tu, ci credi alle superstizioni? C’è chi non segue nemmeno l’oroscopo! Baciati dalla fortuna oppure no, in molti non fanno queste 5 cose proprio per non cadere nella sfiga del Venerdi 17: un giorno drastico per tutti. Per cui, evitiamo che questa giornata ci volti le spalle. (Agg di Carmela Maggio)



Venerdì 17, da dove nasce la superstizione?

Oggi è venerdì 17: giorno sfortunato?

La giornata di venerdì 17 è tradizionalmente associata alla sfortuna. Si pensa infatti che questa data porti sfortuna, attirando tragedie ed eventi poco piacevoli. Si tratta ovviamente di una leggenda, ma da cosa deriva? Le origini sono sicuramente legate all’eptacaidecafobia, ovvero dal greco “paura del diciassette”. Secondo le credenze, poi, il venerdì è il giorno più sfortunato della settimana: unendo le due cose, ecco che la data di venerdì 17 è sempre stata causa di paura nelle persone più superstiziose.



Ma come mai il venerdì è ritenuto sfortunato? Il tutto è da associare probabilmente alla religione cattolica. Il Venerdì Santo è infatti il giorno della morte di Gesù e per questo motivo, in Italia, è ritenuto portatore di cattive notizie. Sembra inoltre, secondo la rubrica “Style” del Corriere, che il 13 di ottobre 1307, che era appunto un venerdì, ci fu l’inizio della persecuzione contro i cavalieri templari. Questo avrebbe portato alla distruzione dell’ordine stesso.

Venerdì 17 ma non solo

Non solo venerdì 17: in molti Paesi e culture, il numero 13 è allo stesso modo visto in maniera negativa, venendo associato a leggende ed eventi sfortunati. Questo è collegato anche alla tradizione cattolica: nell’Ultima cena di Gesù, il 13esimo apostolo era Giuda, colui che tradì proprio il Signore. Nel libro dell’Apocalisse, poi, l’Anticristo appare nel tredicesimo capitolo. Ma quali credenze sono associate alla giornata di venerdì 17 e a quella del 13?

Come il venerdì 17, un altro simbolo di sfortuna nella cultura italiana è il gatto nero. Durante il Medioevo, epoca nella quale superstizioni e credenze erano diffusissime, in molte parti d’Europa si credeva che i gatti neri appartenessero alle streghe. Anche oggi, quando un gatto nero attraversa la strada, si pensa di doversi fermare per aspettare che altri passanti o auto passino avanti. Pare che all’origine di tale credenza ci sia Papa Gregorio IX: secondo il Pontefice, il gatto nero era amico delle streghe e del diavolo.