Possibile svolta per quanto riguarda l’indagine inerente il devastante incendio che ieri ha distrutto completamente la Venere degli stracci, installazione di arte contemporanea realizzata dall’artista Michelangelo Pistoletto, sita in piazza Municipio a Napoli. Le forze dell’ordine, nel tardo pomeriggio di ieri, hanno individuato il possibile responsabile, tale S.I., un 32enne clochard, senza fissa dimora, di nazionalità italiana. L’uomo è stato fermato con le accuse di incendio e distruzione di beni culturali a seguito di un’indagine svolta dalla Squadra Mobile e dal Commissariato Decumani. L’arresto è giunto dopo che gli agenti hanno visionato il sistema di video sorveglianza cittadina, individuato quindi l’autore dell’incendio, rintracciato nella mensa di via Marina.
Nella giornata di ieri si era ipotizzata la bravata di alcuni giovani, anche un’eventuale challenge social, ma in realtà sembrerebbe trattarsi di un gesto apparentemente senza senso compiuto da un solo uomo. Al momento non è chiara la causa dell’incendio che ha portato alla distruzione della Venere degli stracci, di conseguenza non vi è certezza che si sia trattato di un gesto volontario o di un danno accidentale, in ogni caso il 32enne è nelle mani degli agenti, e nelle prossime ore emergeranno sicuramente più notizie.
VENERE DEGLI STRACCI DISTRUTTA DOPO INCENDIO: I COMMENTI DELLE ISTITUZIONI
“La società stracciona ha preso il sopravvento”, ha commentato Pistoletto dopo l’incendio. La Venere era stata installata soltanto pochi giorni fa, precisamente il 28 giugno, un lasso di tempo brevissimo, prima della distruzione. Secondo l’assessore alla Legalità del Comune ed ex questore della città, Antonio De Iesu si è trattato di “un atto vandalico”, e non di autocombustione.
Presente sul posto anche il sindaco Gaetano Manfredi: “Napoli reagirà e la Venere sarà rifatta”, mentre il ministro Gennaro Sangiuliano, si è detto dispiaciuto, essendo “un estimatore all’artista Pistoletto”, con l’aggiunta dell governatore De Luca che ha invocato “maggior rigore contro atti di vandalismo, oltraggio e sfregio, che prendono di mira beni culturali e artistici”