Il Veneto e la sua isola artificiale

Nelle ultime giornate il Veneto è tornato a parlare del progetto per costruire un’isola artificiale al largo delle coste nel mare Adriatico. Si tratterebbe di una soluzione fine a risolvere in via, possibilmente, definitiva il problema dell’erosione delle coste che ogni anno si ripresenta nella regione, con un’intensità preoccupantemente in crescita. Un fenomeno del tutto naturale, ma che in parte è aggravato anche dall’azione dell’uomo, dall’inquinamento ed, ovviamente, dalle scarse precipitazioni.



Il progetto per costruire un’isola artificiale al largo del Veneto non è del tutto nuovo e la prima volta che se ne parlò fu nel 2019, in seguito all’alluvione diventata famosa con il nome di “acqua granda“. Fu un vero e proprio mix letale tra le forti piogge, il fortissimo vento di scirocco e l’alta marea, ingrossata ulteriormente dalle acque dei fiumi in piena. La sola pioggia causò l’allagamento di Venezia e di Chioggia, con picchi di 187 centimetri d’acqua. Il piano per costruire un’isola artificiale in Veneto, però, venne provvisoriamente messo nel cassetto, in favore dell’alternativa, decisamente più economica, del ripascimento, ovvero lo spostamento di grandi quantità di sabbia prelevata da un altro punto, sulla stessa costa erosa.



Il modello Dubai: l’isola artificiale di 7 chilometri

Ora, però, quell’idea di costruire l’isola artificiale in Veneto sta piano piano tornando in auge tra gli uffici della Regione, interessata a risolvere il problema dell’erosione. Il ripascimento, infatti, non si è dimostrato efficiente, così come è stata esclusa anche l’idea di piazzare dei blocchi di cemento frangi flutti al largo, soluzione adottata con successo in molte altre parti d’Italia, ma che per la conformazione delle coste venete non sarebbe stata utile.

Attualmente, però, i dettagli del progetto per l’isola artificiale del Veneto non sono ancora stati resti noti e non si sa ne se i lavori partiranno davvero, ne quando concretamente succederà. Tuttavia, è noto che è stata già fatta una ricognizione a livello europeo per individuare un’azienda disposta a fare il lavoro. A rispondere, per ora, sarebbe stata la Royal Haskoning, azienda dei Paesi Bassi che ha costruito le palm island di Dubai. L’isola artificiale del Veneto, però, a differenza di quelle di Dubai, utilizzerà solamente sabbia (mentre negli Emirati sono state impiegate anche rocce sbriciolate, con un enorme impatto ambientale) e si estenderà per almeno 7 chilometri. L’amministrazione regionale, riporta il Post, non avrebbe escluso l’ipotesi di costruire qualcosa sull’isola artificiale, ma anche in questo caso si tratta per lo più di voci.