3.753 nuovi casi positivi in Veneto nelle ultime 24 ore, + 38 i decessi per Covid-19: questo l’annuncio del presidente Luca Zaia nella consueta conferenza stampa. Il conto totale è dunque salito a 112 mila contagiati e 3.057 morti dall’inizio dell’epidemia. Aumentano i ricoverati: +5 pazienti in terapia intensiva (296) e +50 pazienti negli altri reparti Covid (2242). «C’è tensione per i ricoveri, iniziamo ad avere quasi 300 persone in terapia intensiva, e quello che ci preoccupa è l’area non critica», ha spiegato Zaia: «A questi vanno aggiunti gli 8 mila ricoverati non Covid, siamo di fronte a pazienti problematici, che hanno bisogno di assistenza intensiva». Nel corso della conferenza stampa, il presidente del Veneto ha messo in risalto che nelle TI la differenza rispetto alla fase di marzo-aprile sta nella presenza di «incidenti sul lavoro e tutti i politraumatizzati di incidenti stradali». Casi che a marzo non erano registrati.

VENETO, ZAIA: “”

Luca Zaia ha poi evidenziato che gli indicatori del Veneto fanno sperare in un buon esito della classificazione, considerando che «la situazione è sotto controllo ed il tasso dell’occupazione delle terapie intensive è il più basso d’Italia». Il presidente ha poi fatto un appello ai cittadini – «rispettino le regole, bisogna darsi una mano» – chiedendo di evitare gli assembramenti e di portare la mascherina sempre.

In vista della stagione sciistica, Zaia ha spiegato che è difficile fare delle previsioni: «Noi tifiamo affinchè venga la neve e si torni alla normalità, ma dobbiamo avere anche buonsenso: la montagna invernale per noi è fonte di grande preoccupazione». Infine, una battuta sull’ordinanza in scadenza domenica alle ore 24: «Lunedì eventualmente farò una nuova ordinanza: se dovessero metterci in altre aree l’ordinanza verrebbe assorbita, ma noi speriamo di non passare in altre fasce».