Manca poco meno di un mese al via di Venezia 78: lunedì verrà annunciato il programma completo di una Mostra che ha tutte le carte in regola per confermarsi punto di riferimento del cinema internazionale. Negli ultimi anni molti film premiati agli Oscar sono passati dal Lido, senza dimenticare il fondamentale trampolino di lancio rappresentato per alcune pellicole che rischierebbero ingiustamente di finire nel dimenticatoio. Nelle scorse settimane sono arrivati i primi annunci: Madres Paralelas di Pedro Almodovar sarà il film di apertura e farà parte del concorso Venezia 78, mentre Fuori concorso troveremo l’attesissimo Dune di Denis Villeneuve.
Nell’ultimo periodo non sono mancate indiscrezioni e ipotesi sul programma di Venezia 78. Variety, ad esempio, non ha dubbi: The Power of the Dog di Jane Campion sarà presentato in anteprima mondiale al Lido, esattamente come Spencer di Pablo Larrain. Due opere molto attese, ma da Oltreoceano potrebbero arrivare altre sorprese: pensiamo a Soggy Bottom di Paul Thomas Anderson, Last Night in Soho di Edgar Wright (solo North American Premiere al festival di Toronto, segnale importante), The Lost Daughter di Maggie Gyllenhaal e The Card Counter di Paul Schrader. Dopo aver presentato nel 2007 l’ottimo L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford, Andrew Dominik potrebbe tornare al Lido con Blonde, targato Netflix.
L’Italia al Festival di Venezia sarà rappresentata da grandi autori e da giovani promesse. Variety ha “confermato” il ritorno di Paolo Sorrentino con É stata la mano di Dio, a 20 anni dall’esordio con L’uomo in più. Altra presenza quasi certa quella di Mario Martone con Qui rido io. Altre pellicole in odor di Venezia 78 sono Freaks out di Gabriele Mainetti, Il buco di Michelangelo Frammartino e Il paradiso del pavone di Laura Bispuri. Ma non solo. Badtaste segnala che i fratelli d’Innocenzo hanno terminato il montaggio di America Latina, non è da escludere un annuncio a sorpresa. Altro film in ballo è l’atteso Diabolik dei Manetti Bros.
Qualche certezza anche sui film che non faranno parte del programma di Venezia 78. The Tragedy of Macbeth di Joel Coen verrà presentato in anteprima mondiale al New York Film Festival, mentre Triangle of Sadness di Ruben Ostlund farà parte del concorso di Cannes 2022. Esclusiva del Festival di Toronto, invece, Belfast di Kenneth Branagh, The Mad Women’s Ball di Melanie Laurent e The Survivor di Barry Levinson. Assai improbabile ipotizzare West Side Story di Steven Spielberg.
Non mancheranno grandi ritorni a Venezia 78. Tra gli autorevoli candidati troviamo due vincitori del Leone d’Oro: parliamo di Lorenzo Vigas (The Box) e Lav Diaz. Più di una possibilità per Official Competition di Cohn e Duprat, ma l’elenco comprende altre pellicole di assoluto interesse, citiamo tra gli altri Wicked Games di Ulrich Seidl, Lost Illusions di Xavier Giannoli, Reflection di Valentyn Vasyanovych, Fire di Claire Denis e Mali Twist di Robert Guediguain (se pronto, da ipotesi diventa certezza).
Non ci resta che scoprire quali tra questi film saranno protagonisti a Venezia 78, ma una cosa è certa: le sorprese non mancheranno. I film straordinari nemmeno. Il direttore Alberto Barbera e il suo team di selezionatori sono una certezza…
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