Dopo i disagi registrati tra novembre e dicembre, Venezia torna a fare i conti con l’allarme acqua alta. Colpita come tutto il Veneto dall’emergenza coronavirus, la città deve fare fronte nelle prossime ore a forti venti di Scirocco – che colpiranno tutto l’Adriatico – e questa mattina è arrivata la segnalazione dal Centro maree del Comune: è stato diramato un avviso con la previsione di un picco massimo di 110 centimetri, in programma alle ore 2.00 di domani, martedì 3 marzo 2020. Come riportano i colleghi de Il Gazzettino, in città c’è grande preoccupazione: tra novembre e dicembre 2019 le mareggiate eccezionali hanno messo in ginocchio la città, basti pensare ai danni registrati nella Basilica di San Marco, ed ora c’è un altro problema da affrontare dopo l’allarme coronavirus…



VENEZIA, DOPO IL CORONAVIRUS TORNA L’ACQUA ALTA

L’acqua alta ha provocato ingenti danni economici a Venezia sul finire del 2019, con il 2020 che è stato contrassegnato sin qui dall’allarme coronavirus. La città veneta è sulle gambe, con migliaia di turisti in fuga per l’allerta Covid-19, Le associazioni hanno annunciato numerose disdette, con diversi alberghi che hanno deciso di mandare in cassa integrazione i dipendenti, e l’acqua alta potrebbe non fare altro che peggiorare la situazione. Il sindaco Luigi Brugnaro ha voluto lanciare un messaggio fiducioso a tutti i cittadini: «Venezia ce la farà, non so in quanto tempo. Ora abbassiamo i toni, testa bassa e grande iniezione di fiducia e coraggio. Molto è stato più raccontato di quello che è la realtà. Spieghiamolo al mondo, non diffondiamo la paura e continuiamo a vivere con tutte le limitazioni che il Governo ci ha dato».

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