Il rilancio del Lido di Venezia non è solo un make-up, una mano di vernice su quanto resta degli antichi fasti dell'”isola d’oro”, una vecchia signora per troppi anni abbandonata a uno strisciante degrado. Al contrario, si tratta di una vasta operazione, trasversale e multidisciplinare, che non senza fatica l’Agenzia Sviluppo Venezia, guidata da Beniamino Piro, sta cercando di portare avanti. In primis, con l’impegno a sostenere il recupero dell’area dell’ex Ospedale al Mare, rilevata da Cassa depositi e prestiti, sulla base di un progetto che prevede la creazione di due resorts (che andranno gestiti da ClubMed e gruppo TH) e l’attivazione della neonata Scuola italiana di Ospitalità. Il tutto per almeno 400 nuovi posti di lavoro, oltre ovviamente ai nuovi flussi turistici stagionali e a quelli di docenti e studenti della Scuola, nei mesi “morti”. Dopo numerosi scogli burocratici, l’iter sta finalmente arrivando a compimento, sostenuto anche da una ben chiara e diffusa volontà civica.
L’ultima conferma in ordine di tempo del comune sentiment favorevole all’iniziativa è arrivato ieri, quando, durante una conferenza stampa negli uffici dell’Agenzia Sviluppo Venezia, in piazza San Marco, è stata consegnata una petizione per lo sviluppo del Lido e dell’ex Ospedale al Mare che consiglieri comunali dell’isola, l’intera nuova Municipalità (che al voto hanno insieme rappresentato circa 6.000 persone) e circa 300 rappresentanti fra forze economiche e professionali hanno raccolto in questi giorni. “Praticamente è la metà del Lido” ha commentato Piro. La petizione è stata affidata all’Agenzia affinché la inoltri a sua volta a Sindaco, alla proprietà dell’area dell’ex Ospedale, cioè Cassa depositi e prestiti, alle istituzioni e alle società coinvolte nell’operazione. In sintesi, cittadini e operatori sollecitano una cosa sola: proseguire rapidamente nell’attività di rilancio del Lido e di conseguenza nella realizzazione di quanto previsto nel recupero dell’ex Ospedale.
“Alla luce dei rilevantissimi vantaggi per il territorio, per i cittadini e per gli operatori economici, consentiti dall’operazione di recupero dell’area ‘ex Ospedale al Mare’ avviata da Cdp, che in passato sono stati illustrati in sedi istituzionali, e recentemente sono riemersi in occasione della decisione del Tar che in data 14 gennaio 2021 non ha ritenuto di accogliere la richiesta di sospensiva – recita la petizione firmata da Paolo Romor, vicepresidente del Consiglio comunale, e da Emilio Guberti, presidente della Municipalità Lido-Pellestrina -, i sottoscritti cittadini e operatori economici dell’isola del Lido dichiarano il loro convinto appoggio al Sindaco, all’Agenzia Sviluppo Venezia, a Cdp, al gruppo TH Resorts, al Club Med e a tutte le istituzioni coinvolte nell’operazione affinché possano portare avanti con la massima celerità possibile l’approvazione del progetto finale di riqualificazione dell’area. Ritengono opportuno e urgente l’intervento, fondamentale per il piano di rilancio di tutto il Lido, a maggior ragione vista la crisi turistico-economica acuitasi con la pandemia corrente. Confidiamo di poter vedere presto l’approvazione definitiva del progetto”.
Un conclusivo via libera, per quanto riguarda il Comune di Venezia, che dovrebbe arrivare nei prossimi giorni, con l’approvazione della prevista variante al Prg sull’area. Anche perché in una sua recente deliberazione, il Comune stesso aveva ribadito ancora una volta il proprio interesse nell’operazione, ed era intervenuto, “opponendosi, nel giudizio instaurato da Italia Nostra dinanzi al Tar Veneto al fine di contestarne la fondatezza”. Il Comune di Venezia vuole insomma che si proceda con l’abbattimento dei cinque fatiscenti padiglioni dell’ex ospedale al Mare al Lido (Vicenza, Verona, Venezia, Belluno e Orfani di guerra), sui quali già il ministero ha tolto ogni vincolo, e che sia dato il via al progetto di Cdp e ThResorts.
“Adesso questa petizione, che ha riscosso in pochi giorni un così elevato risultato di partecipazione – ha commentato il presidente Piro – è una spinta in più e una conferma che stiamo andando nella direzione giusta, per un rilancio di qualità dell”isola d’oro’, che da decenni non risplendeva più”.