Il presidente del Venezia Joe Tacopina non si arrende e lotta per il suo club. La retrocessione dopo i calci di rigore nella sfida contro la Salernitana secondo lui è dettata dal mancato rispetto del regolamento. Alla fine della gara ha parlato in conferenza stampa: “Non è facile essere venuto qui, sto vivendo dei sentimenti che sono contrastanti. Sono davvero molto arrabbiato e disgustato da quanto sta accadendo. Un mese fa abbiamo ricevuto la lettera di Balata che ci diceva che il Venezia era salvo. Sono dieci anni che lavoro nel calcio italiano, amo questo sport e questo paese. Però è chiaro che per motivi come questi le persone siano disgustate, i miei investitori compresi. Questo perché si mettono delle regole e non vengono rispettate”. Vedremo ora se il Presidente dei lagunari farà ricorso per cercare di salvare la categoria cadetta, persa sul campo.



Venezia, Tacopina “Regole non rispettate”: “Aspettiamo ancora e…”

Joe Tacopina ha parlato della retrocessione del Venezia in Serie C con toni accesi, specificando: “La squadra ha giocato davvero bene, ma il punto è che non saremmo dovuti scendere in campo. Sono qui da quattro anni, ho speso tanto nel progetto e sono disgustato dalla Serie B ma sono ancora qui. Non abbiamo smesso di lottare e non mi considero in Serie C”. Il numero uno dei lagunari aggiunge che si devono aspettare ancora delle decisioni, visto che ci sarà un’assemblea di Lega. Sarà all’interno di questo che potrebbe capitare qualcosa di importante. Senza dimenticare poi che il 24 giugno c’è l’appuntamento con le iscrizioni al prossimo campionato dalle quali potrebbe saltare qualcuno non in grado di andare avanti.

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