A Uno Mattina si parla del ticket d’ingresso di Venezia, che dal 2024 dovrebbe essere introdotto e che oggi verrà discusso in consiglio comunale: “Non ci saranno tornelli o varchi – precisa Michele Zuin, assessore al bilancio comunale di Venezia – ci saranno solo degli inviti per riuscire a controllare le persone. Non vorrei spaventare la gente, non è niente di più di quello che facciamo ogni giorno quando andiamo a visitare una città: programmiamo, ingressi, viaggio, aereo e quant’altro. Ci sarà un sito dove bisognerà registrarsi, fare la prenotazione e pagare 5 euro. Il 2024 sarà l’anno della sperimentazione, il ticket ci sarà solo in 30 giorni da bollino rosso da primavera a fine estate e serviranno per capire come funzione ed eventualmente fare delle modifiche per poi entrare a regime nel 2025″.



Dallo studio Massimiliano Ossini domanda se il ticket di Venezia da 5 euro non vada ad incidere sul ceto basso che non riesce ad arrivare a fine mese e Michele Zuin ha precisato: “Le esenzioni sono tantissime, i ragazzini sono esentati fino ai 14 anni quindi una famiglia ha costi in meno”.

VENEZIA, TICKET D’INGRESSO DA 5 EURO: “ABBIAMO UN PATRIMONIO DA TUTELARE”

“Noi abbiamo un patrimonio da tutelare – ha proseguito – e questo va prima di tutto. Il contributo all’accesso non è per fare cassa, lo smentisco, anzi ci costerà di più di quanto guadagneremo. Nel primo anno ci saranno più spese del ricavato mentre per gli anni successi andrà tutto a manutenzione e salvaguardia della città quindi è un vero contributo per salvaguardare questa città che è unica al mondo”.



Dallo studio di Uno Mattina però sollevano alcune critiche circa il fatto che dopo Venezia altre città potrebbero decidere di adottare la stessa modalità di ingresso, rendendo quindi la bellezza meno democratica. Non ci resta quindi che attendere il 2024 per capire come reagirà Venezia e se la sperimentazione diverrà quotidiana.

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