Secondo quanto riportato da Carlos Vecchio questa mattina – il rappresentante “estero” del Presidente ad interim del Venezuela Juan Guaidó – le autorità Usa avrebbero notificato «agli invasori illegali pro Maduro della nostra ambasciata a Washington che devono lasciare la sede diplomatica. Annunceremo presto i prossimi passi». Un annuncio strano e per ora non confermato ufficialmente dalla Casa Bianca ma che, se approvato, potrebbe essere il primo di una lunga serie di provvedimenti che porterebbero gli Usa effettivamente impegnati anche a livello militare nella cacciata di Maduro non solo dalle sedi diplomatiche mondiali ma dal suo stesso scranno alla guida del sempre più disastrato Venezuela. Quel che è certo è che gli Stati Uniti già ora riconoscono Vecchio e Guaidó come i veri legittimi ambasciatori del Paese sudamericano, disconoscendo il regime madurista dopo le ultime “illegali elezioni politiche”. Si attendono ora reazioni dagli alleati di Maduro, in particolare da quella stessa Russia impegnata nel tentativo di spegnere l’ingerenza di Trump attraverso un atteso incontro in settimana tra Pompeo e Lavrov.
VENEZUELA, LE MOSSE DI ITALIA E FRANCIA
«L’ho informato dei risultati del gruppo di contatto, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto politico. Ho condiviso il fatto che abbiamo discusso alcune idee specifiche, alcune opzioni per un risultato democratico e pacifico del conflitto. Questo sarà il tipo di conversazione che avrà anche la missione politica a Caracas molto presto» ha fatto sapere ieri l’Alto Rappresentante dell’Unione Europea per la Politica Estera e di Sicurezza, Federica Mogherini, dopo il colloqui avuto con il Segretario di Stato Usa Mike Pompeo. “Lady PESC” ha comunicato agli Stati Uniti l’invio di una missione politica Ue nel Venezuela con un nuovo vertice del Gruppo di Contatto internazionale sulla crisi che si terrà a Caracas mercoledì prossimo 15 maggio: parteciperanno alla missione Italia, Svezia, Portogallo e Spagna. Intanto, sempre nella giornata di ieri, l’Italia ha aggiunto un altro tassello nella propria “posizione” internazionale a favore di Juan Guaidó, con “moderazione” vista la distanza evidente anche su questo tema tra Lega (pro Guaidó) e il M5s (tendenzialmente pro Maduro). Il ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian, e l’omologo italiano Enzo Moavero Milanesi, si sono incontrati in occasione della riunione del Consiglio Affari Esteri e hanno condiviso la posizione proprio sulla crisi venezuelana (e anche Libia e migranti). «Sul Venezuela, i nostri due paesi, quali membri del Gruppo di Contatto internazionale, riaffermano che non vi può essere altra soluzione alla crisi che quella politica. Condanniamo con fermezza ogni deriva militare e ogni violazione dell’immunità parlamentare dei membri dell’Assemblea nazionale», hanno fatto sapere i due diplomatici di Italia e Francia.