Il procuratore generale del Venezuela, Tarek William Saab, ha annunciato che condurrà un’indagine penale contro l’opposizione guidata da María Corina Machado per i trambusti creati in occasione della recente tornata elettorale. “Questi sembrano essere i principali responsabili di un atto che denuncio come Procuratore Generale della Repubblica. Pertanto, i pm designati stanno raccogliendo tutti gli elementi di prova per portare avanti questa indagine già qui formalmente annunciata e che ha tentato, lo ripeto, di paralizzare, di adulterare, i risultati elettorali nei termini che ho qui descritto”, ha affermato in conferenza stampa.



In occasione della chiamata alle urne, in tal senso, si è scatenato non poco caos: prima che la Commissione nazionale elettorale dichiarasse vincitore Nicolás Maduro, infatti, sia quest’ultimo che l’opposizione avevano rivendicato contemporaneamente il trionfo. I sondaggi addirittura parlavano di un vantaggio di Edmundo González col doppio dei voti rispetto al candidato uscente. I risultati ufficiali invece hanno poi mostrato il 51% di quest’ultimo contro il 44% del suo avversario. Alcuni Paesi, tuttavia, non hanno riconosciuto l’esito. È così che adesso Tarek William Saab intende prendere provvedimenti contro i dissidenti del Governo rieletto.



I dubbi sulla vittoria di Maduro alle elezioni in Venezuela e la preoccupazione per Machado

“L’unico che può dare risultati è il potere elettorale con il suo presidente, la funzione pubblica è stata incaricata di continuare a monitorare il processo elettorale per assicurare una sorveglianza continua”, aveva affermato già nelle ore successive alla chiusura dei seggi in Venezuela il procuratore generale Tarek William Saab. Le sue rassicurazioni tuttavia non sono state sufficienti a convincere il mondo sulla regolarità delle elezioni.

Adesso a farne le spese potrebbe essere proprio Maria Corina Machado, leader dell’opposizione a cui è stato impedito di correre per la presidenza attraverso una sentenza della Contraloria general che l’ha resa ineleggibile per quindici anni, sebbene alle primarie avesse ottenuto il 90% delle preferenze. Oltre all’annuncio in merito al fatto che sarà destinataria di un’indagine penale, infatti, c’è chi teme più in generale per le sue sorti. Il ministro degli Esteri di Panama, Javier Martínez-Acha, ha rivelato infatti che da diverse ore non riesce a comunicare con lei e anche sui social network tutto tace.