Periodo nero per i Verdi, il leader Angelo Bonelli nella bufera. Dopo l’addio al veleno di Eleonora Evi, che ha parlato apertamente di una gestione patriarcale del partito, c’è da registrare un’altra pesante partenza: quella di Patrizio Vigna. L’ormai ex co-portavoce di Legnano e consigliere Federale Nazionale ha puntato il dito contro Bonelli, accusato di una gestione troppo personalistica del partito a livello nazionale.
“Ho fato tanto lavoro insieme a tanti km, ho provato a fare chiarezza su alcune questioni, ecc… e tutto quello che ho ricevuto indietro è stata una denuncia per diffamazione e sono stato messo in un angolo”, uno dei passaggi del lungo messaggio di Vigna: “Volevo lasciare ma è stato anche grazie ad Eleonora e ad una parte del partito che sono rimasto al mio posto. Con l’alleanza con “Sinistra Italiana” (brave persone, ma poco da spartire politicamente) ed il tutto condito da una dirigenza Verde che non ha mai messo in dubbio le proprie scelte, ci siamo trovati in poco tempo distrutto quanto faticosamente costruito qui in città e minata ulteriormente la voglia di fare qualcosa per l’ambiente e per i nostri figli attraverso la politica. Ma, nonostante tutto, io sono ancora una volta rimasto al mio posto”.
L’ennesimo addio ai Verdi
Vigna ha sposato le esternazioni di Eleonora Evi e ha deciso di fare un passo indietro anche nel ruolo di consigliere federale nazionale: “Personalmente ritengo di non spendere più un solo minuto del mio tempo per un Partito a conduzione del Co-portavoce Angelo Bonelli e della attuale Direzione Nazionale”. Il messaggio di Vigna è chiaro, fino a quando ci sarà Bonelli al timone dei Verdi ogni attività politica nel Comune di Legnano sarà sospesa. Per il momento non sono arrivate reliche da parte del leader dei Verdi, ma il clima è a dir poco rovente…