La voce era nell’aria da questa mattina, quando il presidente Maurizio Setti ha dato il ben servito a Eusebio Di Francesco dopo tre gare e altrettanti ko, ma ora è ufficiale. Igor Tudor è il nuovo allenatore dell’Hellas Verona e subentrerà all’ex tecnico già in queste ore per dirigere la squadra in vista della sfida complicata contro la Roma di José Mourinho. Ad annunciare l’accordo la stessa società scaligera tramite un comunicato ufficiale apparso sul sito del club: “Hellas Verona FC comunica di aver affidato la conduzione tecnica della Prima Squadra a mister Igor Tudor, che si è legato al Club gialloblù sino al termine della corrente stagione sportiva, 2021/22“.
Classe 1978, ex difensore tra le altre di Juventus, Siena e Hajduk Spalato, Igor Tudor torna su una panchina di Serie A dopo essere stato vice di Andrea Pirlo l’anno scorso nella stagione alla guida dei bianconeri. Prima della parentesi da secondo, Tudor aveva già assaggiato la panchina del massimo campionato nostrano guidando l’Udinese nel 2018, chiamato a sostituire Oddo e poi lasciato a casa a fine stagione, e successivamente nel 2019 subentrando al posto di Davide Nicola. Per il tecnico croato l’occasione è da non perdere, con la speranza che l’Hellas ritrovi il giusto piglio già dalle prossime gare. (aggiornamento di Luca Bucceri)
VERONA, ESONERATO DI FRANCESCO
Il Verona ha esonerato Eusebio Di Francesco: salta così la prima panchina nel campionato di Serie A 2021-2022. Sono passate solo tre giornate, e l’Hellas le ha perse tutte: il rocambolesco ko all’esordio contro il Sassuolo, poi la sconfitta interna contro l’Inter pur giocando una buona partita, infine la sconfitta bruciante maturata nel finale a Bologna, nel Monday Night del terzo turno. Vuoi per i paragoni con Ivan Juric, vuoi per gli 0 punti in senso assoluto, a Di Francesco non è stato dato tempo di sviluppare il suo progetto: esonerato subito. Chi al suo posto? Il nuovo allenatore del Verona potrebbe essere Igor Tudor, già tecnico dell’Udinese – una salvezza da subentrato, ma poi un esonero – e assistente di Andrea Pirlo nell’esperienza alla Juventus, quando si diceva fosse in lizza anche per fare lui stesso l’allenatore.
Altri nomi però sono quelli di Beppe Iachini e Rolando Maran: certamente tecnici più navigati, ma che al momento non sposterebbero il problema: il Verona si trova sul fondo della classifica di Serie A e, almeno come prima impressione, la colpa non sembra essere esattamente del suo allenatore che adesso non è più l’allenatore. Eusebio Di Francesco viene esonerato per la quarta stagione consecutiva (in precedenza Roma, Sampdoria e Cagliari): quattro indizi sono più dei tre che fanno una prova (così come le 19 partite in fila senza vincere in Serie A, con ben 14 sconfitte), ma un provvedimento così lascia perplessi.
LA SCELTA DELL’ESONERO E I PROBLEMI DEL VERONA
Il Verona insomma non ha voluto aspettare: le due stagioni ottime con Juric alla guida hanno evidentemente alzato l’asticella delle aspettative, ma l’Hellas nelle prime tre giornate ha giocato contro una squadra già rodata come il Sassuolo, i campioni d’Italia in carica e un Bologna comunque rinforzato; tre partite non possono mai rappresentare un quadro completo sul quale far pagare l’allenatore – è una nostra opinione, sia chiaro – a meno che ovviamente Di Francesco non avesse perso il controllo dello spogliatoio, o siano accadute cose di cui non possiamo essere a conoscenza.
In più, la società ha rinunciato a tre pezzi pregiati della squadra dello scorso anno: il portiere Marco Silvestri, Federico Dimarco (rientrato all’Inter) e soprattutto Mattia Zaccagni, che per inciso alla sua ultima in gialloblu ha segnato una doppietta. Forse dunque il presidente Maurizio Setti avrebbe dovuto guardare ad altri fattori e concedere più tempo a Di Francesco; adesso il Verona ripartirà da un nuovo allenatore, ma le cose in campo potrebbero non cambiare e allora attenzione, DiFra potrebbe aver salutato solo temporaneamente…