VERONA, MOMENTI DI CAOS DURANTE CORTEO PER MOUSSA DIARRA

Tensione a Verona durante il corteo per Moussa Diarra, il 26enne maliano ucciso con un colpo di pistola da un poliziotto in stazione domenica scorsa al culmine di una aggressione col coltello. Proprio lì sono arrivate le circa 3mila persone che sono scese in strada in sua memoria. Preghiere, fiori e richieste di giustizia hanno trovato spazio dopo i cori durissimi rivolti alla polizia quando il corteo aveva fatto tappa al tribunale. Come ricostruito da L’Arena, un gruppo ad un certo punto si è staccato dal corteo per provare ad accedere all’interno del palazzo di giustizia con l’obiettivo di appendere alcune foto e manifesti, ma lì sono intervenuti gli agenti antisommossa che hanno bloccato ogni tentativo.



Ci sono stati lanci di bottiglia e sanpietrini con urla e cori “poliziotti assassini“. Durante un lancio hanno rischiato grosso giornalisti e fotografi presenti, sfiorati. Il caos è durato una decina di minuti circa, poi il corteo si è rimesso in marcia verso la questura. Peraltro, al corteo ha preso parte anche il fratello di Moussa Diarra, che però non ha voluto rilasciare dichiarazioni: “Sono solo disperato, il dolore è troppo forte“.



URLA AI POLIZIOTTI: “ASSASSINI, VERGOGNATEVI”

Il corteo per chiedere verità e giustizia per Diarra era partito da piazza Bra a Verona e durante il suo cammino è cresciuto, del resto sono giunti nella città veneta diversi gruppi della comunità mariana e di altre comunità maliane. Inoltre, si sono uniti cittadini veronesi e associazioni locali per chiedere le ragioni per le quali il 26enne è stato ucciso. “Non era un criminale“. Il corteo ha attraversato le strade di Verona, in particolare il centro, poi è passato davanti al tribunale, dove sono stati registrati appunto i disordini, ma la manifestazione si è chiusa in stazione.



Per quanto riguarda la tensione registrata davanti al tribunale, alcuni manifestanti avrebbero urlato anche “assassini vergognatevi” ai poliziotti che vigilavano all’entrata e hanno negato loro l’ingresso. Gli scontri sono stati scongiurati anche dagli organizzatori del corteo e da altri manifestanti che sono intervenuti per chiedere a questo gruppo di continuare a manifestare pacificamente per Moussa Diarra.