Era il 2002 quando Veronica Berti ha incontrato per la prima volta quello che sarebbe diventato suo marito, Andrea Bocelli. Lei andava all’università e studiava pianoforte e violino, ma a colpirla non fu l’Andrea artista, bensì l’Andrea uomo. Alle pagine del settimanale Oggi, la Berti descrive il loro come un grande amore: “È l’uomo che amo. Non è solo la persona che desidero più al mondo, è anche il mio migliore amico e consigliere: quando sento il bisogno di sfogarmi con qualcuno, quando c’è una decisione importante da prendere, è a lui che mi rivolgo.”



Lo descrive come un uomo “senza ambiguità”, uguale in famiglia come sul palco e con il quale è impossibile litigare. A casa, poi, lo racconta come “molto romantico e passionale. E anche solitario quando è possibile, perché ama il silenzio come spazio imprescindibile per riflettere e pure per raccogliersi in preghiera”.



Veronica Berti racconta la proposta di matrimonio ricevuta da Andrea Bocelli

D’altronde, è proprio da Andrea Bocelli che Veronica Berti ha scoperto la fede: “Il mio è stato un percorso spirituale affrontato in età adulta”, ha infatti raccontato, aggiungendo che “la presenza e l’esempio di vita cristiana proposti attraverso le azioni e i comportamenti quotidiani, da parte di Andrea, hanno giocato un ruolo determinante”.

Andrea e Veronica sono convolati a nozze nel 2014, ma com’è arrivata la proposta di matrimonio? La Berti ha allora raccontato il simpatico retroscena: “Prima di fare la proposta ha sondato il terreno. Ricordo che disse ‘Se ti chiedessi di sposarmi, cosa risponderesti?’ E io ‘Se vuoi la risposta, devi prima farmi la domanda’”. La proposta poi è arrivata “Si è industriato persino per cercare il supporto del cavallo bianco”.