Veronica Berti, moglie di Andrea Bocelli, è abituata a non stare mai ferma. Non solo perché, con un uomo così al suo fianco, non può proprio permetterselo, ma anche per deformazione professionale. Berti, infatti, è la classica donna in carriera: da 12 anni è alla guida di Almud, la società che si occupa del business management di suo marito, e da 7 è vicepresidente dell’Andrea Bocelli Foundation, che la tiene impegnata con le sue campagne di beneficenza. La Berti nasce ad Ancona da papà professore e mamma impiegata. Dopo il lieto evento, la famiglia si trasferisce a Offagna, un paesino di circa 800 abitanti. Veronica conduce lì un’infanzia spensierata tra le piante e gli animali. “Non si comprava niente fuori”, ha dichiarato in una recente intervista a Panorama, “fino ai sette anni penso di non aver mangiato niente che non provenisse dal nostro orto”.



Virginia, la figlia di Veronica Berti e Andrea Bocelli

Insieme ad Andrea Bocelli, Veronica Berti ha avuto una figlia, Virginia, che descrive come piuttosto autonoma: “Virginia è una terzogenita molto indipendente, socievole, e a me piace che sia così. Del resto a un mese già viaggiava, è venuta spesso ad Haiti con me per la fondazione. Ho meno tempo da dedicarle, ma mi auguro che sia di qualità”. A proposito di questo, ammette che spesso è difficile conciliare i vari impegni: “Andrea mi ha dato la continuazione della mia famiglia, oggi ne ho una più grande che include figli e fondazione. Ho perso, certo, un po’ di tempo per me, ma ho deciso io di dedicarlo agli altri, difficilmente subisco le scelte degli altri”. Ogni tanto, la piccola è anche un po’ bacchettona. Parla soprattutto del suo rapporto con l’inglese, la lingua con cui, viaggiando spesso, ha più dimestichezza. Ma non così tanto: “Mia figlia, che ha una tata inglese, mi corregge. L’ho imparato per strada. Del resto pur di non star zitta io studierei anche l’arabo”.



Veronica Berti: “Sono stata gelosa di Andrea Bocelli”

La solidarietà è una componente fondamentale nella vita di Veronica Berti. Più in particolare, la moglie di Andrea Bocelli si pone come obiettivo quello di curare e istruire i bambini di Haiti (oltre a dare sostegno ai terremotati italiani). Fare questo la emoziona molto: “All’inizio mi provocava una sorta di sindrome da Schindler’s list: la notte mi svegliavo pensando a cosa non ero riuscita fare per aiutare altri bambini e altre mamme disperate”. Veronica dice di essere cattolica: “Andrea mi ha avvicinato molto alla religione, vado in chiesa la domenica. Ma prego più nei momenti di felicità che in quelli di fragilità”. Riguardo al suo rapporto con lui non c’è molto da dire, se non che all’inizio è stato un po’ burrascoso. Lei era gelosa: “C’è stato un periodo in cui lo sono stata, perché quando l’ho conosciuto lui aveva già vissuto tanta vita e con gli amici era tutto un ‘ti ricordi quello, ‘ti ricordi quell’altra?’, da cui io mi sentivo esclusa. Me ne lamentavo con il mio amico Giacomo che mi ha aperto gli occhi: ‘ma non ti rendi conto che sei noiosa?’. E ho smesso”.

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