La professoressa Veronica De Romanis grande esperta di economia e finanza, insegnante di Scienze Politiche presso la LUISS di Roma, è stata ospite del programma Otto e Mezzo di La7, condotto da Lilly Gruber. Si torna a parlare della famosa proposta del segretario del PD, Enrico Letta, circa una “dote” ai 18enni presa direttamente da una tassa sui più ricchi. “Non possiamo continuare a indebitarci – chiarisce la professoressa De Romanis – ma l’obiettivo di dare questa dotazione ai giovani qual è? Dare ai 18enni un futuro, ma il loro futuro si deve creare molto prima, dando opportunità attraverso la scuola, l’educazione, la formazione, i servizi pubblici, noi non dobbiamo dare ai giovani sussidi e assistenza ma servizi di qualità che siano omogenei in tutto il territorio. Tassare l’eredità in Italia – ha proseguito – si è dimostrato un gettito limitato e discontinuo che dovrebbe andare a finanziare un sussidio permanente, ogni anno. Io cercherai di intervenire attraverso la ricomposizione della spesa e non aumentando le tasse. Aumentare le tasse lo si può fare se ne riduciamo altre. Ai 18enni bisogna dare opportunità che siano uguali per tutti: a parità di reddito se io do lo stesso sussidio, rischia di amplificare le diseguaglianze, dobbiamo smettere di pensare in un’ottica assistenzialistica”.



La professore De Romanis ha quindi elencato alcuni indicatori non propri rosei della situazione economica in Italia: “L’Italia viene da vent’anni di bassissima crescita, siamo cresciuti del 7%, Francia e Germania oltre il 30. Abbiamo la percentuale di giovani che non studiano e non lavorano maggiore in Europa, 3 milioni, e soprattutto le persone in povertà assoluta sono raddoppiate al 7.7%. E’ fondamentale ricomporre la spesa, metterla dove serve, non è stata fatto in passato. Quota 100 è una misura molto costosa, la Commissione europea ci dice in questi giorni che ci costa lo 0.4 per cento del Pil, eppure sono soldi che abbiamo messo con obiettivo di dare un lavoro e un futuro ai giorni e questo non avviene, ai giovani abbiamo lasciato solo debito. Il reddito di cittadinanza è servito per la povertà ma non è andato ai veri poveri, le famiglie con figlie a carico, è fondamentale ricomporre la spesa. Per quanto riguarda l’incremento delle tasse, abbiamo bisogno di ridurre le tasse, ce lo dice la Commissione da diversi anni, e anche dal lato delle entrate dobbiamo rivedere il tutto, tassiamo troppo il lavoro, il cuneo fiscale è attorno al 46.5%, Abbiamo tasse che andrebbero eliminate. Va rivisto tutto il bilancio pubblico”.



VERONICA DE ROMANIS: “DRAGHI HA FATTO PROPOSTE INTERESSANTI IN SEDE EUROPEA”

Sul governo Draghi infine: “E’ stato chiamato per fare delle cose, quindi non gli darei un colore politico. Draghi ha fatto proposte molto ambiziose in sede europea, come ad esempio quella di trasformare il Next Generation Eu in uno strumento permanente, queste risorse ad oggi saranno date una tantum, significherebbe andare verso un bilancio comune e una maggiore integrazione fiscale, quindi rendere l’Europa sempre più forte e sempre più integrata, l’altra proposta è stata quello dello Sure, prestiti europei per finanziare la cassa integrazione, Draghi ha proposto che divenga uno strumento permanente, rafforzerebbe il mercato del lavoro e si creerebbe un mercato più europeo, le proposte ci sono ma ci vuole una volontà politica”.

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