Veronica Gentili è, indubbiamente, una delle più belle rivelazioni televisive degli ultimi tre anni. Un arco temporale espresso non in maniera casuale, ma che corrisponde esattamente al periodo trascorso alla conduzione di programmi via via sempre più importanti, sino a giungere all’exploit di quest’estate 2021, che l’ha portata a divenire la vera donna copertina di Rete 4, grazie anche ai buoni ascolti fatti registrare da “Controcorrente”. Sulle colonne del quotidiano “Libero”, la presentatrice ha parlato del suo percorso (e non solo).
“Il sistema mediatico è un tritacarne che può schiacciarti da un momento all’altro – ha esordito -: devi essere strutturata per sopravvivere”. Certo, la sua resistenza e la sua bravura sono oggetto di invidia e di critiche: “Ogni volta che qualcuno emerge in modo relativamente veloce, l’attenzione mediatica è maggiore. Fa parte del gioco: ci sarà sempre qualcuno che parlerà male di te, o è provocatorio o insinuante. Io rispondo sempre in un modo solo: con il lavoro. Anche se, onestamente, non ho ancora capito quale sia la critica che mi viene mossa nel merito: finora le osservazioni avanzate non attengono mai al mio lavoro di giornalista”.
VERONICA GENTILI: “NON RINNEGO IL MIO PASSATO, MA OGGI LO SCENARIO POLITICO È CAMBIATO”
Da più parti, per esempio, Veronica Gentili viene indicata come un’ex detrattrice di Berlusconi e, sempre su “Libero”, la conduttrice non rinnega i suoi trascorsi, ricordando di avere sostenuto determinate idee in un preciso momento storico e alla luce di quel contesto specifico. Oggi, però, il mondo è cambiato, lo scenario politico è radicalmente mutato e il suo stesso ruolo è differente: se continuasse a pensarla come prima sarebbe “surreale”.
A coloro che, invece, vedono la bellezza prima della bravura, Gentili dice che “ormai noi donne abbiamo finito le parole! Tra l’altro, di solito, questo genere di critiche vengono mosse a inizio carriera, quando non si sa bene cosa dire su una persona: è paradossale che si continui a farlo anche adesso. Detto questo, non credo che mortificare l’estetica sia una forma di espiazione necessaria per svolgere il mio mestiere. Sarebbe come negare se stesse: la fisicità fa parte di noi”. Qualcuno l’ha definita la Diletta Leotta dei talk show, affermazione di cui Gentili non coglie il senso, ma che le regala un sorriso e la porta ad asserire che “l’informazione deve tornare a essere al servizio della notizia e del cittadino. Vuol dire che bisogna tornare a raccogliere in maniera certosina le informazioni per poi metterle insieme, senza pregiudizi. Solo a quel punto, ossia a quadro ricostruito, si può tentare una interpretazione. Altrimenti il racconto è falsato”.