Veronica Maya ospite de “La Partita – Una notte per Diego“, l’evento benefico organizzato presso lo Stadio Diego Armando Maradona che dallo scorso novembre, dopo la morte del Pibe De Oro, ha cambiato nome. L’evento in onda mercoledì 2 giugno dalle 21.25 su RaiDue vedrà tra i tanti protagonisti anche la bellissima e bravissima conduttrice napoletana che dal prossimo autunno potrebbe tornare a ricoprire un posto di rilievo nei palinsesti Rai 2021-2022.



Intanto la Maya, intervistata da lamiacittanews.it ha raccontato il suo debutto nel mondo della tv: “è una vita. Sono ufficialmente 16-17 anni. Fin da bambina ho respirato questa atmosfera, facendone prima una passione e poi un lavoro”. Cresciuta a stretto contatto con il mondo dello spettacolo, Veronica Maya da anni è anche il volto di Casa Sanremo. Proprio sull’ultima edizione del Festival di Sanremo 2021 ha dichiarato: “sono cinque anni che rappresento Casa Sanremo, diventandone un simbolo e la voce. Quest’anno l’ho vissuto di più grazie ai vari collegamenti giornalieri dall’Ariston per Rai2. Il luogo era del tutto transennato ed i tamponi erano all’ordine del giorno, sicuramente si è sentita un’enorme differenza rispetto agli anni precedenti”.



Veronica Maya: “Lo Zecchino d’oro? Lavorare con i bambini è bello”

Volto noto del piccolo schermo, Veronica Maya per diversi anni è stata anche la padrona di casa de Lo zecchino d’oro. Un’esperienza che ancora oggi ricorda con grandissimo affetto come ha raccontato dalle pagine di yeslife.it: “lo Zecchino D’Oro lo tengo nel cuore, rappresenta tanto per me…perché ha anche scandito i momenti salienti e profondi della mia vita. Mi hanno accolta col pancione ed ho avuto dei colleghi splendidi che poi sono degli amici, Pino Insegno e Paolo Conticini”.



Parlando proprio di Paolo Conticini, la conduttrice ha aggiunto: “l’ho seguito in Ballando con le Stelle ed ho visto quanto si è impegnato, ma Paolo è così. Inoltre ho avuto l’onore di affiancare il grande Tortorella prima che poi si ritirasse dallo Zecchino D’Oro”. Infine sullo Zecchino d’oro ha aggiunto: “lavorare con i bambini è bello ma richiede anche una forte responsabilità: adattarsi ai bambini non è affatto facile, hanno una postura, un gioco ed un linguaggio diverso ovviamente da noi adulti”.