Veronica Pivetti è intervenuta in qualità di ospite ai microfoni de “Il Caffè di Rai Uno” nel corso della mattinata di sabato 28 maggio 2022. L’attrice ha parlato della sua attività di scrittrice, ma chiaramente la conversazione ha spaziato anche su altre tematiche, a cominciare dal suo nome di battesimo, che è legato a un personaggio molto amato della canzone italiana. Come ha confessato la stessa Pivetti, “Enzo Jannacci è il mio marito mancato, perché io l’ho sempre amato pazzamente! I miei genitori erano andati a sentirlo in un locale piccolo di Milano quando mia madre era incinta e si sono innamorati della sua canzone ‘Veronica’. Per questo io mi chiamo così!”.
In queste settimane è uscito il nuovo libro di Veronica Pivetti, “Tequila bang bang”, che rappresenta il quarto romanzo scritto dallo storico volto di “Provaci ancora prof!“: “Non mi dico da sola di essere una scrittrice, però senza scrittura si sta male – ha sottolineato –. Mi piace molto scrivere libri, ormai questo mestiere è diventato parte della mia vita. È un modo diverso di comunicare e anche totalmente differente a livello di concentrazione e di impegno: è una parte ormai troppo importante della mia vita”.
VERONICA PIVETTI: “RAIMONDO VIANELLO ERA UN SIGNORE PRESTATO A QUESTA PROFESSIONE”
Nel prosieguo della sua chiacchierata in diretta televisiva su Rai Uno, Veronica Pivetti ha ricordato il Festival di Sanremo 1998, condotto al fianco di Raimondo Vianello, del quale quest’anno ricorre il centenario della nascita: “Raimondo era una delle persone più intelligenti e spiritose che io abbia mai incontrato facendo questo mestiere, una delle migliori – ha affermato senza troppi giri di parole l’attrice –. Era totalmente avulso da questo contesto. Era un signore prestato a questa professione, caratterizzato da un distacco intelligente. A Sanremo nel 1998 con lui ero una sorta di Sandra Mondaini”.
Infine, una dedica d’amore al teatro: “Lo scambio emotivo immediato che si ha con il pubblico a teatro, che suggerisce il tipo di strada che sta prendendo il tuo spettacolo, è un grande aiuto. L’adrenalina della rappresentazione teatrale è un qualcosa di insostituibile”.