Arthur Melo avrebbe detto no alla Juventus: il centrocampista brasiliano è la principale moneta di scambio che il Barcellona ha individuato per arrivare a Miralem Pjanic, soluzione gradita anche dai bianconeri sia per ragioni tattiche che di bilancio ma, almeno per il momento, sembra che il calciatore sia deciso a rimanere in Catalogna. Le ultime notizie riportano la pressione (potenziale) da parte del padre di Arthur, suo collaboratore i termini di marketing e gestione contrattuale, che vorrebbe portare il figlio nella nostra Serie A dove ci sarebbero maggiori prospettive; al momento però la situazione non sembra essere rosea e dunque l’ex Gremio pare destinato a rimanere nella sua attuale squadra. La Juventus però è entrata nell’ordine delle idee di vendere Pjanic, che alla fine potrebbe comunque andare a Barcellona; ad ogni modo ci sarebbe bisogno di un centrocampista, e allora si studiano altre soluzioni.
Una di queste è Jorginho, e ne abbiamo parlato a più riprese: il centrocampista del Chelsea ha lavorato con Maurizio Sarri per quattro anni consecutivi e sotto la sua guida è diventato dei registi più affermati e apprezzati in Europa. Se ci fosse l’occasione il matrimonio si farebbe subito, ma bisogna vincere le pressioni dei Blues che difficilmente si priverebbero del calciatore, anche se in alternativa stanno crescendo un giovane interessante in quel ruolo non sarebbero ancora pronti a fare il grande salto. L’italo-brasiliano resta comunque l’indiziato numero uno e, qualora ci fosse uno spiraglio, i bianconeri lo terrebbero aperto provando poi a spalancarlo; il che non significa tenere in stand-by tutte le altre trattative possibili, perché sul calciomercato bisogna spesso essere rapidi. Lo sa bene la stessa Juventus, e la vicenda di otto anni fa si lega ad un nome che Luciano Moggi, intervistato a La7 Gold, ha ritirato fuori: quello di Marco Verratti.
VERRATTI ALLA JUVENTUS?
Era il 2012: il pescarese, all’epoca diciannovenne, era reduce da una stagione straordinaria con il Pescara di Zdenek Zeman. Immobile e Insigne segnavano i gol, lui dirigeva il traffico con una tranquillità e una classe sorprendenti per un ragazzo della sua età. Su di lui naturalmente si erano create attenzioni da parte di tutte le big: il duello aveva coinvolto soprattutto Juventus e Napoli. I bianconeri ad un certo punto avevano in mano il cartellino di Verratti: la strategia era quella di acquistarlo subito e fargli fare una stagione di apprendistato in Serie A, lasciandolo in Abruzzo. Il tentennamento sulla formula era stato decisivo, e così anche la discussione sul prezzo: il Psg era piombato sul giocatore offrendo 12 milioni di euro e lo aveva portato sotto la Torre Eiffel. In questi otto anni Verratti è cresciuto esponenzialmente, anche se sono successe due cose: la prima è che si è adattato a fare la mezzala, la seconda è che forse non è diventato del tutto quel campione che si poteva prevedere ai tempi.
Il primo aspetto è comunque positivo per la Juventus: nella nostra nazionale Verratti gioca al fianco di Jorginho con ottimi risultati, i due calciatori sono complementari e dunque l’acquisto di uno non esclude l’arrivo dell’altro. Ovvero, i bianconeri possono comunque portare avanti entrambe le trattative, anche se solo virtualmente: i costi sono troppo alti per prenderli tutti e due nella stessa estate, soprattutto l’estate post-Coronavirus. Jorginho il sogno, ma Verratti potrebbe essere una valida alternativa: il cartellino potrebbe essere pagato 50 milioni di euro, lo stipendio attuale è di 6 milioni e si potrebbe eventualmente aumentare. Nel corso degli anni la Juventus ha sempre tenuto un occhio di riguardo sul centrocampista del Psg, che arriverebbe anche in una realtà nella quale sono impegnati alcuni dei senatori dell’Italia; vedremo cosa succederà e se ci sarà un affondo, per ora Verratti ha sempre detto di stare molto bene a Parigi.