VERSIONE LATINO, SENECA IN SECONDA PROVA MATURITÀ 2023: IL COMMENTO DELLA LATINISTA

Ormai è sulla bocca di tutti: per la seconda prova maturità 2023 del Liceo Classico, Versione di Latino, è stato scelto un brano di Seneca, uno dei poeti senza dubbio più gettonati dal ministero dell’istruzione quando si tratta di scegliere il testo per l’esame di quinta superiore. La scelta è stata gradita da Paola Moretti, latinista all’Università Statale di Milano, che come si legge sul sito di Fanpage ha spiegato che Seneca, l’autore appunto opzionato dal Miur: “Non è linguisticamente e stilisticamente il più complesso e ciò rende assai apprezzabile la scelta dell’autore”.



Di conseguenza si tratta di una seconda prova non così ostica per gli studenti: “Inoltre – prosegue la prof latinista dell’università meneghina – il tema del testo Il saggio non segue il volgo è assai adatto al contesto culturale in cui viviamo visto che sottolinea la necessità di esercitare costantemente da parte del singolo un consapevole spirito critico, di non seguire le tendenze dominanti ma anzi, se necessario, di contrastarle”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



TRADUZIONE VERSIONE SENECA DEL “SUSSIDIARIO”

VERSIONE LATINO, SENECA IN SECONDA PROVA MATURITÀ 2023, TRADUZIONE LICEO CLASSICO: “LETTERE MORALI A LUCILIO”

«Cercare il favore della folla non porta felicità, ma rovina: Seneca mostra all’amico Lucilio (Il Giovane, ndr) come i precetti della filosofia possano guidare alla virtù in mezzo a facili allettamenti e falsi valori»: così viene riportato nella Versione di Latino in Seconda Prova di Maturità prima della richiesta di traduzione del testo in lingua originale. Segue poi un “pre-testo” in lingua latina con già la traduzione per poter inquadrare il contesto del brano poi effettivamente da tradurre. Qui la traduzione svolta in anteprima



Nella seconda parte della Versione di Seneca tratta dalle “Lettere morali a Lucilio” vengono poi redatti tra quesiti a risposta aperta:
1- Comprensione e interpretazione: Seneca oppone nel testo due modelli di vita, quello del volgo e quello del saggio. Illustra questa contrapposizione con opportuni riferimenti al testo
2- Analisi linguistica e stilistica: «mostra attraverso il passo proposto le caratteristiche dello stile o del modo di argomentare tipici di Seneca»
3- Approfondimento e riflessioni personali: «nel testo Seneca oppone il saggio che si dedica all’otium al volgo che insegue onori e ambizioni. Rifletti su questa tematica, riferendoti a quanto studiato o al tuo sguardo sul mondo».

BRANO DI SENECA NELLA VERSIONE DI LATINO IN SECONDA PROVA

Per la Maturità 2023 nella Seconda Prova del Liceo Classico il Ministero quest’anno ha optato per Seneca come autore di riferimento della Versione di Latino: dagli iniziali rumors giunti da “Skuola.net” ora arrivano le conferme dall’ANSA e da TgCom24. Il brano scelto di Seneca è “Chi è saggio non teme il volgo”: «cercare il favore della folla non porta felicità ma alla rovina».

Il brano di Seneca è tratto dall’opera “Lettere morali a Lucilio” dove l’autore mostra all’amico che i precetti della filosofia possono guidare alla virtù in mezzo ai falsi valori. Allo studente è chiesto nella prima parte della Seconda Prova al Classico la traduzione e nella seconda parte la comprensione e interpretazione di testo, analisi linguistico-stilistica e approfondimento con riflessioni personali sul tema.

IL TOTO-AUTORE PER LA VERSIONE DI LATINO DELLA MATURITÀ: TUTTO PRONTO PER LA SECONDA PROVA

Il countdown è ormai finito e per tutti i maturandi iscritti all’Esame di Maturità 2023 nel Liceo Classico è giunto il tempo della Seconda Prova con la Versione di Latino: come per la prima Prova di ieri, anche oggi sono 6 le ore di tempo a disposizione che scatteranno all’apertura del plico giunto stamani dal Ministero dell’Istruzione e del Merito dopo le ore 8.30 (qui la diretta live della Seconda Prova, ndr). Impazza in questi minuti il toto-autore per la Versione con gli studenti che si augurano di trovare più riferimenti possibili nel vocabolario bilingue a disposizione.

Nell’ultima Versione di Latino pre-Covid era stato Tacito l’autore scelto con un brano tratto dall’Historiae, mentre nel 2017 la scelta cadde su Seneca e il valore della filosofia: andando ancora a ritroso ritroviamo Tacito con gli Annales e un brano su Tiberio mentre nel 2013 la scelta fu Quintiliano con Omero. Inutile ricordare come sia Cicerone il più gettonato dal Miur e anche in queste ore di toto-traccia per la Seconda Prova, seguito da Seneca e dallo stesso Tacito (anche se difficile ritrovarlo per 3 delle ultime 4 versioni di Latino in Maturità).

SECONDA PROVA LICEO CLASSICO: VERSIONE DI LATINO ALLA MATURITÀ 2023, TOTO-AUTORI

Con l’Esame di Maturità 2023 si ritorna alle origini con una Seconda Prova unica nazionale per ogni singolo indirizzo di studio: e così per il Liceo Classico la scelta del Ministero è stata per una “canonica” versione di Latino, con la differenza rispetto all’anno scorso appunto che sarà lo stesso brano e lo stesso autore in tutte le classi quinte del Classico.

La materia oggetto della Seconda Prova alla Maturità 2023 al via stamattina sarà appunto il Latino con lo scritto che consisterà in un testo di prosa classico della lunghezza circa di 10-12 righe, accompagnato da un’introduzione in lingua italiana. A seguito della traduzione da svolgere per la Versione di Latino, vi saranno domande a risposta aperta inerenti al testo preso in esame. Da settimane impazza il toto-autori per la Versione in Seconda Prova, tenuto conto che difficilmente potrà essere Tacito in quanto l’ultimo autore scelto per l’Esame di Maturità pre-pandemia nel 2019 (nel 2020-2021 non c’è stata la Seconda Prova e lo scorso anno la scelta era a livello di singolo istituto). I più “gettonati” nelle Prove passate restano dunque Cicerone, Seneca, Cesare, Quintiliano. Apuleio.

COME TRADURRE LA VERSIONE DI LATINO, SECONDA PROVA MATURITÀ 2023

Con l’attesa fremente di migliaia di studenti alle prese con l’Esame di Maturità 2023, i maturandi del Liceo Classico hanno visto scongiurare l’incubo Greco e ancor di più la Seconda Prova “multidisciplinare” come è stato nel 2019 (versione Latino + brano di Greco): questo non toglie che lo svolgimento e la traduzione della Versione di latino resta uno dei passaggi più complessi dell’intero Esame di Stato per gli studenti del Classico.

La professoressa delle Superiori Silvia Stucchi, in esclusiva per “IlSusssidiario”, lo scorso anno elaborò questi semplici ma utili consigli per tradurre al meglio la Seconda Prova in dote al Liceo Classico: in primis, «il dizionario è un alleato, non il solutore di tutti i problemi. E prima di buttarcisi sopra a peso morto, dovremmo avere almeno contezza di che cosa vagamente significhi il periodo che stiamo traducendo. Mai gettarsi sul vocabolario come primo passo per la traduzione». Secondo consiglio utile è il ripassino della lista degli imperatori e delle dinastie regnanti, oltre che dei fondamentali snodi della storia romana; attenzione poi a singolari e plurali (per evitare qualche tranello solitamente beffardo nelle Versioni), i tempi verbali e i modi di dire: ma in definitiva, rileva la prof, «calma e sangue freddo: nessuno vi chiede la perfezione, ma solo di dimostrare il percorso che avete compiuto in questi cinque anni».

SECONDA PROVA LICEO CLASSICO MATURITÀ: LE VERSIONI PASSATE

In attesa della Seconda Prova al via stamane in tutti i licei classici del Paese, andiamo a ripescare nel recente passato le tracce delle Versioni di Latino che vennero scelte dal Ministero per l’Esame di Maturità. L’ultimo riferimento – visto che lo scorso anno la scelta di autore e brano erano di competenza della singola commissione d’esame – riguarda la Maturità 2019 dove venne scelta la prova “mix” con un brano di Greco e una versione di Latino dell’autore Tacito.

La Seconda Prova 4 anni fa verteva sull’assassinio dell’imperatore Servio Sulpicio Galba da parte dei pretoriani. L’episodio è narrato da Tacito nel primo libro delle “Historiae“. Andando indietro nel passato si scopre che Cicerone è stato scelto dal Ministero per ben 18 volte alla Seconda Prova di Maturità, seguito da Seneca per 15 volte, Quintiliano e Tacito 3 volte, Plinio il Giovane e Petronio 2 volte.