L’immigrazione negli Stati Uniti d’America è un tema di fondamentale importanza per la corsa alle presidenziali di novembre. Come accennatoin un precedente articolo, le polemiche nei confronti della presidenza Biden sono molto accese. I repubblicani stanno aspramente criticando le politiche adottate dalla Casa Bianca negli ultimi 3 anni, le quali hanno permesso livelli record di flussi migratori: 2,4 milioni nel 2022 e 2,5 milioni nel 2023.



Tutto ciò ha portato forte scontento anche all’interno del partito democratico, e persino fra gli elettori dello stesso partito. L’attenzione è stata rivolta soprattutto nei confronti dei flussi migratori illegali in forte ascesa, i quali potrebbero ovviamente causare grosse problematiche ai confini se non gestiti nella maniera corretta.



Un tema però di meno interesse, ma non meno importante, sembrerebbe esser l’altra faccia della medaglia di questa situazione, ossia i benefici che gli Stati Uniti d’America avranno e hanno già avuto da questo fenomeno di immigrazione in aumento.

Gli Usa, assieme ad altre economie sviluppate, stanno attraversando ormai da diversi anni un calo significativo della forza lavoro, legato alla forte decrescita del tasso di natalità e a una percentuale di individui anziani che rappresenta una fetta sempre più grande rispetto al totale. Come evidenziato dal grafico sottostante, la quota di popolazione giovanile negli Stati Uniti mostra un costante trend al ribasso, mentre parallelamente la porzione di cittadini anziani continua a crescere.



Grafico 1 – Distribuzione della popolazione Usa per età (1980-2024)

Possiamo inoltre notare dal grafico sottostante come la crescita dei cittadini americani stia praticamente giungendo in prossimità dello 0%. Senza immigrazione si stima che la popolazione statunitense comincerà a diminuire a partire dal 2040.

Grafico 2 – Crescita annuale popolazione Usa per decennio

Tutto ciò è fortemente dannoso per l’economia, soprattutto per la mancanza di contributi e tasse pagate dai cittadini e la difficoltà nel mantenere la spesa pubblica da parte del Governo.

I forti flussi migratori registrati negli ultimi anni potrebbero perciò permettere agli Stati Uniti di mantenere stabile, o perlomeno non far crollare, la forza lavoro all’interno del Paese. Nel 2023 infatti, anno nel quale il mercato prevedeva inizialmente una recessione, l’economia statunitense è cresciuta in maniera molto robusta contro ogni aspettativa.

Grafico 3 – Prodotto interno lordo Usa

Uno dei motivi legati a questa resilienza economica può esser proprio ricollegato alla maggior forza lavoro proveniente da immigrati nel territorio, i quali compensano la bassa natalità e una popolazione locale che sta sempre più invecchiando. Attualmente, i cittadini che non sono nati in territorio statunitense rappresentano quasi il 15% dell’intera popolazione, valori che non si vedevano dal 1910. Dal 1995 al 2022, gli immigrati e i loro figli hanno rappresentato il 70% della crescita della forza lavoro, mentre negli ultimi due anni hanno rappresentato il 100% dell’aumento della popolazione in età lavorativa. Inoltre, senza immigrazione, la popolazione in età lavorativa potrebbe diminuire di 6 milioni di unità nei prossimi due decenni secondo il Congressional Budget Office (Cbo).

Perciò, si può chiaramente attestare che l’immigrazione è uno dei motivi che hanno permesso il mantenimento di un’economia americana resiliente, e di conseguenza far scontare al mercato un “soft landing” della Fed, obbiettivo che fino a qualche trimestre fa sembrava essere essenzialmente un miraggio.

Infine, secondo il Cbo, l’aumento dell’immigrazione permetterà un’accelerazione della crescita economica statunitense di 7 miliardi di dollari nella prossima decade. Si prevede, infatti, che questi aumenti di nuova forza lavoro possano incrementare la crescita del Pil aggiustato all’inflazione di una media annuale dello 0,2% tra il 2024 e il 2034.

Tutte queste tematiche potrebbero far sì che i democratici decidano di spostare l’attenzione del problema e porre i riflettori su quelli che sono stati e saranno in futuro i benefici di flussi costanti di immigrati, il tutto con ovviamente regolamentazioni più chiare e cercando di limitare coloro che entrano nel Paese illegalmente.

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