«Il 2021 è stato davvero un anno straordinario. Il 2022 può riservare ancora belle sorprese, ma molto dipenderà da come evolverà il problema della crescita dei costi delle materie prime e l’allungamento dei tempi per le consegne di componenti elettriche e elettroniche». Maurizio Ravelli mantiene un ottimismo solido e realista all’inizio di un anno che per la meccatronica italiana ha in agenda anche il 33esimo Bi-Mu, in programma a Fieramilano fra il 12 e il 15 ottobre. «Speriamo che i risultati del 2021 non siano frutto di una fiammata ma di un motore a combustione continua. E in tutto questo RobotHeart di BI-MU potrà dare certamente un impulso importante ai nuovi investimenti in automazione».



Tiesse Robot è una tipica realtà manifatturiera italiana. Ci racconta qualcosa di voi?

Nata nel 1976, inizialmente, Tiesse Robot si occupava di costruzione di macchine, presse e calandre. Con il tempo si è orientata al settore dell’automazione e della saldatura. In quegli anni non si parlava ancora chiaramente dell’utilizzo dei robot, che sono entrati in auge agli inizi degli anni ’80 con le prime installazioni robotizzate. L’azienda ha avuto un’espansione sul mercato con varie collaborazioni, finché a cavallo degli anni ’90 si è deciso di portare avanti un accordo di fornitura di robot con la multinazionale giapponese Kawasaki. Oggi il nostro compito è quello di fornire ai clienti dei sistemi chiavi in mano costruiti intorno al robot



Tra i settori applicativi quali sono le più interessanti innovazioni che riguardano Tiesse Robot?

Tiesse Robot nasce come sviluppatore di soluzioni di saldatura robotizzata, lavoriamo però molto anche per le applicazioni legate alla fonderia, per l’asservimento delle macchine utensili e, recentemente, anche per il settore medicale.

In tema di robotica si sente molto parlare dei robot collaborativi. Vuole proporci qualche suggestione relativa a come muta il lavoro all’interno delle fabbriche manifatturiere.

Sicuramente i robot collaborativi sono tra le tecnologie che più contribuiscono al cambiamento del lavoro. Ma non sono certo le uniche. Oltre ai cobot, vi sono ad esempio anche i semi-collaborativi, robot industriali di taglia media dotati di pelli protettive sensibili capaci di monitorare tramite sensori pressioni derivanti dall’interferenza con operatore e con l’ausilio di scanner laser e schede di sicurezza certificate di variare velocità e intensità del lavoro secondo necessità. Si tratta in ogni modo di una nicchia della robotica che vale ancora non più del 5% del mercato con proiezioni al 8-10%.



Tiesse Robot parteciperà a RobotHeart la nuova area espositiva, dedicata al mondo della robotica, di 33.BI-MU, in programma nell’ottobre del 2022. Cosa vi ha spinto ad aderire a questa iniziativa?

Nonostante siano numerosi gli eventi espositivi che ospitano anche soluzioni robotiche e di automazione, in effetti, in Italia, fino a oggi mancava un vero e proprio appuntamento dedicato al mondo della robotica intesa nel suo complesso. Questa nuova proposta, inserita all’interno di 33.BI-MU, ci è sembrata subito rispecchiasse le esigenze di visibilità della nostra realtà perché BI-MU è fiera leader di assoluto richiamo per gli operatori di tutti i settori manifatturieri e perché si tiene a Milano che è certamente l’hub ideale per attirare anche visitatori esteri.

Come vi presenterete? Avete già un’idea dello spazio, delle tecnologie e delle applicazioni che saranno mostrate in fiera?

Ci presenteremo con due o tre applicazioni robotiche in ambiti in cui siamo leader. Non mancherà certamente la saldatura robotizzata, specializzazione con cui Tiesse Robot è nata negli anni’80 anche perché c’è grande richiesta da parte del mercato. Come integratori di robot Kawasaki mostreremo a RobotHeart in anteprima europea le novità che saranno presentate in primavera 2022 in Giappone. Nel nostro stand troveranno spazio poi i sistemi di visione bi e tri-dimensionali e una proposta di robot collaborativi e semi collaborativi.