Sostegno a lungo termine all’Ucraina: questo quanto sancito dai leader di Francia, Germania e Polonia nel vertice andato in scena ieri a Parigi. I tre Paesi hanno ribadito l’appoggio militare a Kiev contro l’invasione russa per tutto il tempo necessario. Allo stesso tempo, riporta il Financial Times, le potenze europee lavoreranno sulla questione delle “garanzie di sicurezza” volte a rafforzare le difese ucraine e ad assicurare il suo futuro sovrano.



Il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente polacco Andrzej Duda si sono incontrati lunedì sera al Palazzo dell’Eliseo a Parigi e hanno cercato di proiettare unità a sostegno dell’Ucraina mentre intraprende la sua controffensiva contro le forze russe. Ma hanno fornito pochi dettagli sugli intensi negoziati in corso tra i sostenitori occidentali di Kiev su che tipo di garanzie di sicurezza avrebbero fornito una volta che la guerra fosse finita, né se all’Ucraina sarebbe stato dato un calendario preciso per aderire alla NATO.



Il vertice sull’Ucraina

“Il nostro supporto durerà finché sarà necessario”, ha affermato Macron: “Dobbiamo assicurarci che la Russia non solo non vinca questa sfortunata campagna, ma non possa mai ripeterla”. Le discussioni sulla garanzia della sicurezza, che si stanno svolgendo sia bilateralmente con l’Ucraina che tra le potenze occidentali, riflettono l’accordo secondo cui a Kiev non può essere offerta l’adesione alla Nato mentre infuria la guerra. Ma le divisioni rimangono su ciò che dovrebbe essere offerto invece, i tempi e ciò che sarebbe sufficiente per garantire che la Russia non minacci di nuovo l’Ucraina. Alcuni paesi, tra cui Stati Uniti e Germania, attualmente si oppongono persino a concedere all’Ucraina una tempistica per l’adesione, data la preoccupazione che ciò possa implicare impegni dell’articolo 5 e ampliare la guerra. Al contrario, Macron ha affermato di sostenere un “percorso” verso l’adesione, mentre Duda lunedì è andato oltre, affermando che l’Ucraina aveva bisogno di “una prospettiva reale per aderire alla Nato in futuro”.

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