Si è concluso dopo circa un’ora di interlocuzione il vertice tra la premier Giorgia Meloni e il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg che ha raggiunto Palazzo Chigi poco prima dell’ora di pranzo, accolto immediatamente dalla presidente del consiglio. Numerosi i temi sul tavolo, che partivano dall’approccio che l’Alleanza atlantica dovrebbe mantenere nei confronti dell’Ucraina, fino alle sfide che interessano l’Europa, senza tralasciare la richiesta di portare la nostra spesa per la Difesa al 2% del Pil: non sono ancora chiari i dettagli effettivamente discussi da Meloni e Stoltenberg, con una ricostruzione per ora affidata solamente ad una breve nota diramata da Palazzo Chigi dopo il vertice.
“Al centro del colloquio”, spiega la nota citata da diversi media, “temi di attualità dell’agenda atlantica nel contesto della preparazione del Vertice NATO di Washington in luglio”. Secondo la stessa nota, la premier Giorgia Meloni parlando con Stoltenberg avrebbe in particolare posto l’accento sull’aspettativa italiana che negli USA “possano essere adottate decisioni concrete in risposta alle sfide caratterizzanti il fianco Sud, in coerenza con l’approccio a 360 gradi alla sicurezza euroatlantica previsto dal Concetto Strategico della Nato”.
Stoltenberg ringrazia Meloni per il Samp T donato all’Ucraina
Dal conto suo, invece, il segretario Jens Stoltenberg ad Ansa ha raccontato di aver “elogiato” Giorgia Meloni “per essere un fedele e importante alleato della Nato, contribuendo in molti modi diversi alle missioni dell’Alleanza”, definendo l’Italia “un alleato chiave” nel panorama internazionale dell’Alleanza. L’incontro sarebbe stato “buono” oltre che approfondito, coprendo tutti i temi “in questo momento importanti per la nostra sicurezza”.
Scendendo nel merito di quei temi, il segretario ha voluto ancora ribadire che “la Nato non ha intenzione di schierare forze in Ucraina” oltre a ricordare che nel suo viaggio a Kiev non gli sono state chieste “truppe, [ma] più supporto” e allacciandosi al tema Stoltenberg ha nuovamente ringraziato Meloni per il supporto a Kiev e per “la fornitura di un sistema di difesa aerea Samp T insieme alla Francia”. Chiudendo, infine ha ricordato che “il messaggio fondamentale è che stiamo vivendo in un mondo più pericoloso [nel quale] è ancora più importante restare uniti nella Nato”.