Vertice Nato: il documento d’intesa dei leader fa infuriare Corea del Nord, Cina e Russia

Solamente un paio di giorni fa a Washington si sono riuniti tutti i paesi che fanno parte della Nato per un vertice eccezionale che ha messo al centro dei lavori l’Ucraina: si è discusso del futuro della guerra contro la Russia, del ruolo sempre più importante di paesi come Cina e Corea del Nord nello sforzo bellico di Putin e si è confermato per l’ennesima volta l’accesso (futuro, ma sempre più imminente) di Kiev nell’Alleanza Atlantica. Lasciando da parte punti discussi – che comunque trovate tutti sintetizzati in quest’altro articolo -, tra queste righe ci interessa dar luce proprio alle reazioni (prevedibilmente durissime) della Cina, della Corea del Nord ed ovviamente della Russia al vertice Nato e alla dichiarazione firmata dai leader che si sono riuniti lo scorso 11 luglio.



La parte del leone la fa Pyongyang che tramite una nota diffusa dall’agenzia statale Kcna ha definito il documento d’intesa dell’alleanza “illegale”, sottolineando che il vertice Nato “viola i diritti legittimi degli stati sovrani indipendenti” e – accusa gravissima – “incita alla nuova guerra fredda e allo scontro militare su scala globale”. Secondo il leader della Corea del Nord, “la strategia degli Usa di ‘globalizzazione’ della Nato” emerso durante il Vertice dell’altro giorno porterà presto ad “una guerra mondiale” che vedrà l’Alleanza opporsi a Cina, Russia e – più in generale – al gruppo dei Brics. “Non trascureremo né eviteremo mai la grave minaccia – promette la nota in chiusura – [e] scoraggeremo l’aggressione e la minaccia di guerra con un livello più forte di controazione strategica“.



La reazione di Cina e Russia al vertice della Nato: “La guerra totale è sempre più vicina”

Alla critica della Corea del Nord si è unita – oltre alla Russia a cui arriveremo a brevissimo – anche la Cina che nella persona del ministro degli Esteri Lin Jian ha accusato il documento del vertice Nato di aumentare esponenzialmente le tensioni nella regione asiatica, portando avanti una “mentalità da Guerra Fredda” e una “retorica bellicosa” creando dei nemici immaginari al solo fine di espandere il suo potere e la sua influenza nel mondo. Nell’intesa del vertice Nato – sempre secondo la Cina – sono state incluse informazioni “pregiudizievoli, diffamatorie e provocatorie” nei confronti di Pechino, della Corea del Nord e della Russia; mentre la missione cinese europea in un’altra nota che ribadito che la posizione di Pechino nei confronti dell’Ucraina è sempre stata “aperta e trasparente”, sicuramente lontana dai venti di guerra e a favore di una risoluzione pacifica.



Lunghissime e dettagliate – infine – le accuse che sono state mosse dalla Russia dopo il vertice Nato partite dal ricordare che l’Alleanza è “pienamente coinvolta nel conflitto” e che l’altro giorno a Washington ha “confermato ancora una volta in modo molto chiaro la sua essenza [e] il suo obiettivo mantenere il confronto” con i paesi – come Cina, Corea del Nord e Brics – non alleati. Il documento d’intesa e il dichiarato intento di “espansione della Nato in Ucraina” sono “una minaccia inaccettabile per la sicurezza della Russia” e non tarderanno ad arrivare “misure di risposta efficaci e coordinate”.

Più duro ancora il parere di Dmitry Medvedev che ha ribadito che dopo il vertice la Russia deve “fare tutto il possibile per far scomparire l’Ucraina, la Nato o entrambe“; mentre anche l’ambasciatore russo negli Stati Uniti (Anatoly Antonov) ha accusato l’Alleanza di aver “imboccato la strada della preparazione alla guerra” guidata dagli USA che “stanno mobilitando il massimo delle risorse per preservare la loro egemonia in declino. Non vogliono cercare compromessi e chiedono che siamo noi ad accettare docilmente lo spostamento (..) dell’Alleanza verso est”.