Vertice Nato a Madrid, parola d’ordine Ucraina
In giornata si è aperto il vertice Nato a Madrid, considerato uno dei più importanti dei 73 anni dell’Alleanza. Il punto principale dell’incontro sarà la delicata situazione dell’Ucraina, esattamente come per il vertice G7 che si è tenuto nei giorni scorsi. Il piano delle discussioni si articolerà, però, su diverse tematiche, che toccano anche i rapporti con la Cina che, secondo la Nato, “sfida la nostra sicurezza”, e l’accelerazione dell’ingresso di Finlandia e Svezia all’interno della Nato.
Sul fronte ucraino la Nato vuole unità nella risposta all’invasione russa perché alcune divergenze tra gli alleati sono emerse nell’ultimo periodo. Il vertice Nato di Madrid punterà anche su questo, dopo che la Germania è stata tacciata di non inviare abbastanza aiuti militari a Kiev e l’Ungheria di non aver partecipato all’embargo del petrolio russo. Al contempo il Regno Unito, i Paesi Baltici e la Polonia spingono per un intervento militare, mentre la Francia spinge per trovare soluzioni diplomatiche. L’obiettivo della Nato è chiaro, evitare l’escalation della guerra, aiutando l’Ucraina, ma senza che scoppi un conflitto mondiale (che sarebbe probabile se l’Alleanza Atlantica scendesse in campo al fianco dell’Ucraina).
Vertice Nato a Madrid, piano di contenimento della Cina
Il vertice Nato a Madrid, però, non toccherà solamente la situazione in Ucraina, seppur in questo campo si voglia discutere anche un eventuale aumento per le spese di difesa dei Paesi alleati, oltre ad un piano per garantire la sicurezza dei Paesi Baltici (Lituania, Lettonia ed Estonia) entrati a far parte della Nato dopo il crollo dell’Urss. Questi, infatti, temono di subire lo stesso tipo di trattamento che la Russia sta riservando all’Ucraina dopo che il Cremlino ha minacciato una reazione “non solo politica ed economica” nei loro confronti.
Durante il vertice Nato a Madrid si discuterà anche dell’accelerazione del processo di ingresso di Finlandia e Svezia. I due Paesi nell’ultimo periodo hanno chiesto a gran voce di entrare nell’Alleanza per sventare la possibilità che la Russia allarghi il conflitto anche ad altri Stati Europei. Ad opporsi al loro rapido ingresso è solamente la Turchia, che dovrà essere convinta. Altro punto fondamentale è il rapporto dell’Alleanza con la Cina, che per la Nato rappresenta un pericolo per la sicurezza degli Alleati con le crescenti minacce di una possibile guerra cibernetica.