Il Consiglio europeo, nelle conclusioni relative al vertice Ue sull’energia, ha annunciato l’intesa in merito al contenimento del prezzo del gas: «Il Consiglio europeo ha raggiunto un accordo sull’energia. Prevalgono unità e solidarietà. Si è concordato di lavorare su misure per contenere i prezzi dell’energia per le famiglie e le imprese», così come ha spiegato Charles Michel, presidente dello stesso Consiglio, attraverso un tweet. In conferenza stampa Michel ha aggiunto: «È emersa la forte determinazione condivisa in modo unanime ad agire insieme per raggiungere tre obiettivi: fare abbassare i prezzi, garantire l’approvvigionamento e ridurre la domanda».
In seguito ha preso la parola Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, che ha spiegato al termine del vertice Ue sull’energia: «Abbiamo destinato 40 miliardi di euro dei fondi del bilancio Ue non utilizzati per i sussidi per mitigare i prezzi dell’energia». Entusiasta Mario Draghi, presidente del consiglio uscente, che ha commentato: «È andata bene», così come riferisce il Corriere della Sera citando l’agenzia Ansa. L’intesa è stata raggiunta a notte fonda e la soddisfazione dell’ex numero uno della Bce deriva dal fatto che le proposte italiane sono state accolte nelle conclusioni del vertice.
VERTICE UE, INTESA SULL’ENERGIA: “MISURE IN VIGORE DA FINE MESE”
«Le prossime due, tre settimane sono quelle che permetteranno alla Commissione europea di esprimersi molto chiaramente sul meccanismo» di un tetto al prezzo del gas, ha spiegato invece il presidente francese Emmanuel Macron «A fine ottobre, inizio novembre avremo questo meccanismo che potrà essere esplicitato e dunque implementato. E, in particolare sul corridoio di prezzo sul gas e di solidarietà finanziaria penso si possa andare molto spediti».
Così infine il Cancelliere tedesco Scholz: «Abbiamo preso una decisione oggi, che dà il mandato di indagare su ciò che è possibile. Il focus è, ovviamente, sui fondi che abbiamo già», riferendosi alla creazione di uno strumento di debito comune dell’Ue per fronteggiare la crisi energetica. Scholz ha comunque spiegato che «serve ancora una lunga discussione» e che ci «sarà ancora dibattito».