Revisione del Bilancio in Commissione Europea, il vertice prevede l’aumento dei fondi per alcuni obiettivi, tra i quali: sostegni all’Ucraina, ricerca, immigrazione. Ma, come sottolinea in un articolo il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine, quello che non è ancora ben chiaro è come l’Ue intende utilizzare tutti i miliardi che sono “avanzati” dalle mancate richieste degli Stati per il Recovery Fund. I finanziamenti per la ricostruzione post Covid stanno infatti per scadere, e restano ancora moltissime risorse, circa 42 miliardi di euro, che non sono state assegnate. Ma anche fondi che devono essere ancora versati, tra questi mancano anche Italia e Spagna che rispettivamente attendono ancora di ricevere 7,74 miliardi e 6,95 miliardi di euro.



Tutti questi soldi, rappresentavano fino ad ora una delle principali voci di bilancio insieme ai fondi per l’agricoltura. Il problema però è che ci sono moltissime risorse bloccate, in attesa dell’approvazione dei progetti, come previsto dai contratti. E mentre alcuni Paesi sono ancora in ritardo riguardo al programma di investimento, altri invece, come la Danimarca e la Germania, hanno chiesto molto meno rispetto a quanto fosse disponibile. Una disparità che lascia fuori importanti somme, che probabilmente verranno riciclate a favore dei progetto comune per la difesa.



Vertice Ue di previsione bilancio, previsto prelievo su fondi Recovery non assegnati

Il problema dei soldi del Recovery Fund, che scadono nel 2026 e non sono ancora stati assegnati, una parte perchè alcuni Pesi ne hanno chiesti meno rispetto a quanto avessero diritto a ricevere, altri perchè i progetti degli stati più bisognosi sono ancora in via di approvazione, deve essere risolto a breve dalla Commissione Ue. Come sostiene l’eurodeputato tedesco, interpellato dal quotidiano Frankfurter Allgemeine, Moritz Körner: “I fondi devono essere riassegnati e destinati alla difesa, alla ricerca e all’Ucraina“. Il prossimo vertice, durante il quale si discuterà di aumentare la previsione di bilancio proprio per sostenere queste spese straordinarie, dovrebbe prevedere un prelievo pari a 10 miliardi per ogni mancata assegnazione, da rimettere in circolo per il programma “Orizzonte Europa“.



33 miliardi su un totale di 50, dovrebbero invece essere destinati a finanziamenti per l’Ucraina, sotto forma di prestiti. Tuttavia, resta il nodo cruciale del veto posto dall’Ungheria, e come sottolinea il politico, dovrebbe essere raggiunto un compromesso sulle spese che metta tutti d’accordo, “Proprio su questo dovrebbe concentrarsi il vertice“.