A due anni dal viaggio di Papa Francesco in Canada, i vescovi dell’episcopato locale hanno pubblicato una lettera, in cui si sono soffermati sugli impegni nei confronti degli indigeni e delle popolazioni locali. A riguardo, come si legge su VaticanNews, la conferenza episcopale canadese ha stilato un elenco di punti, obiettivi da rispettare nel breve termine, a cominciare da un fondo di riconciliazione, ma anche un accesso facilitato agli archivi delle diocesi e delle congregazioni religiose missionarie, quindi il dialogo con First Nations, metis e Inuit, le popolazione indigeni canadesi, ma anche un “proseguimento del cammino di unità e speranza”.
La conferenza episcopale del Canada ha pubblicato la cosiddetta Lettera al popolo di Dio, prendendo spunto dal secondo anniversario del viaggio di Papa Francesco in Canada, avvenuto proprio alla fine del luglio di due anni fa.
VESCOVI CANADA, LA VISITA DEL PAPA AGLI INDIGENI DI 2 ANNI FA
I vescovi del Canada ricordano come durante quel famoso viaggio, il Pontefice incontrò gli anziani indigeni nonché degli ex studenti, presentando poi loro le scuse “profonde e sincere”, per tutte le ingiustizie che anni addietro questi popoli ha subito, chiedendo quindi perdono a Dio per la sofferenza che ha dovuto sopportare. Nella lettera, la conferenza episcopale del Canada, sottolinea come sia importante riflettere proprio su questo profondo senso di sofferenza che aveva manifestato il Pontefice, soprattutto dopo gli effetti “devastanti del sistema scolastico residenziale”, nei confronti delle comunità di indigeni.
Proprio per questo i vescovi del Canada vogliono mantenere vive le promesse di Papa Francesco, ed hanno deciso di dare vita ad un fondo con l’obiettivo di raccogliere almeno 30 milioni di dollari canadesi in favore di progetti verso le minoranze indigeni locale. Si tratta di una lodevole iniziativa, unica nel suo genere, e tra l’altro i progetti su cui investire saranno scelti direttamente dalla popolazione locale e poi monitorati dall’Indigenous Reconciliation Fund.
VESCOVI CANADA, GIA’ RACCOLTI 15 MLN DI DOLLARI PER GLI INDIGENI
E l’obiettivo dei 30 milioni di dollari sembra decisamente fattibile visto che la conferenza episcopale canadese ha fatto sapere di aver già raccolto 15 milioni di dollari, addirittura in anticipo rispetto alla sua tabella di marcia, così come si legge ancora nella lettera. I vescovi del Canada hanno ricordato ancora una volta l’insegnamento di Papa Francesco, che ha sottolineato quanto sia importante scoprire e far emergere la verità sulle ingiustizie subite dagli indigeni, soprattutto dai sopravvissuti alle scuole residenziali e dalle loro famiglie.
Si tratta di istituti che erano gestiti dalle scuole cattoliche e che di fatto sequestravano bambine e bambini, sottraendoli alle loro famiglie per farli diventare, dal punto di vista culturale, dei canadesi. Un vero e proprio crimine che oggi la Chiesa, anche se ad anni di distanza, sta cercando di condannare e soprattutto di “riparare”. Anche per questo si pone l’accento sulla trasparenza e sulla possibilità di far accedere ai documenti presenti negli archivi, mettendoli a disposizione delle comunità indigene.