Durante la cerimonia di apertura di ieri delle Olimpiadi 2024 è andato in scena (tra i tanti) un teatrino che non è piaciuto per nulla ai vescovi francesi che proprio oggi hanno pubblicato un nota durissima contro gli organizzatori dello spettacolo: la scena a cui facciamo – e fa anche la CE francese – riferimento è la rivisitazione in chiave drag queen dell’Ultima cena; fortemente criticata (ma poi ci arriveremo nel dettaglio) anche da alcuni esponenti politici sia italiani che d’oltralpe.



Nel breve teatrino si vedevano una quindicina di persone – tutti, appunto, esponenti del panorama Lgbt francese – davanti ad un lungo tavolo rosso, ‘capitanati’ da una modella oversize vestita di blu con un corona circolare a cingerle il capo: chiaro (almeno per buona parte degli utenti) il rimando al celebre dipinto di Leonardo da Vinci; mentre assediati dalle critiche gli organizzatori della cerimonia delle Olimpiadi 2024 hanno negato che si trattasse dell’Ultima cena in chiave drag queen, parlando – invece – di una non meglio precisata ‘cena di Dionisio‘.



Vescovi francesi: “L’Ultima cena drag queen delle Olimpiadi è una grave offesa ai cristiani”

Tornando al punto di partenza di questo articolo: il commento dei vescovi francesi alla rappresentazione drag queen dell’Ultima cena durante le Olimpiadi è stata durissima, con Conferenza episcopale guidata da Éric Marie de Moulins d’Amieu de Beaufort che in una nota ha criticato le “scene di derisione e di scherno del cristianesimo, che deploriamo profondamente”; pur dicendosi entusiasta degli altri “meravigliosi momenti di bellezza, di gioia, ricchi di emozioni e universalmente apprezzati” offerti dallo spettacolo.



“Pensiamo a tutti i cristiani di tutti i Continenti che sono rimasti feriti dall’eccesso e dalla provocazione di certe scene – continua la nota dei vescovi francesi – [e] vogliamo che capiscano che la celebrazione olimpica va ben oltre i pregiudizi ideologici di alcuni artisti. Crediamo che i valori e i principi espressi e diffusi dallo sport e dalle Olimpiadi contribuiscano a questo bisogno di unità e di fraternità”, ma sempre fermo restando il “rispetto delle convinzioni di tutti“.

Le critiche (italiane e non) all’Ultima cena in chiave drag queen alle Olimpiadi 2024: da Salvini a Pillon

Dure anche le parole pubblicare dal vicepremier Matteo Salvini ieri in un post su Twitter che – parlando, come i vescovi francesi, dell’Ultima cena drag queen – ha sottolineato che “aprire le Olimpiadi insultando miliardi di Cristiani è stato davvero un pessimo inizio”, giudicando chiunque abbia organizzato il teatrino “squallido“; mentre la collega della destra francese Marion Maréchal ci ha tenuto a precisare a “tutti i cristiani del mondo che stanno guardando la cerimonia e si sono sentiti insultati (..) che non è la Francia a parlare, ma una minoranza di sinistra pronta a qualsiasi provocazione“.

Tornando in Italia, anche Mario Adinolfi ha espresso il suo disappunto, criticando le “Olimpiadi ‘inclusive’ per tutti [ma] con un solo nemico da offendere ripetutamente: i cristiani”; mentre il meloniano Nicola Procaccini si è detto felice e soddisfatto della “cerimonia del Gay Pride” chiedendo ai suoi follower se sapessero “quando è prevista quella delle Olimpiadi”. Infine, il leghista Simone Pillon – criticando “Macron” che ha permesso “ai suoi amici” drag queen di infangare l’Ultima cena alle Olimpiadi – si è chiesto come mai lo stesso non sia stato fatto con “qualche passaggio del Corano”.