In occasione della puntata di ieri del programma di Rete 4, Stasera Italia, vi era ospite il professor Angelo Vescovi, biologo e farmacologo, direttore scientifico della Casa Sollievo della Sofferenza. In studio si parla dei medici ed odontoiatri che sono stati sospesi in quanto contrari ial vaccino, un totale di 1.187 da nord a sud del paese, e a riguardo la giornalista Maria Giovanna Maglie commenta scettica: “Possibile che quei 1.187 medici siano ignoranti quanto noi cittadini o invece abbiano qualche ragione per non vaccinarsi?”. Dura la replica dello stesso Vescovi, che invece commenta: “Non ce l’hanno e basta! Non dovrebbero fare i medici. Sono ignoranti? Nel senso stretto del termine ignorano la biologia del problema. Non è sostenibile la loro posizione. Io sono una persona moderata ma su questa cosa mi devo schierare. Non credo sia proponibile che un medico dica che un vaccino non debba essere fatto, è una cosa che non ha senso”.



Si è parlato poi più specificatamente del vaccino, e lo stesso professore ha spiegato che il siero non è sterilizzante ma abbassa drasticamente la possibilità di contagiarsi nuovamente con il covid. Inoltre, parlando sulle terapie per curare il covid, viene ammesso come inizialmente si sia fatta grande confusione, anche se il problema era giustificato dal fatto che la pandemia arrivò dirompente come un treno in corsa e nessuno fu in grado di fermarla se non per circa un annetto.



VESCOVI: “IL MOLUNPIRAVIR? FUNZIONA, ECCO COME AGISCE”

Le ultime parole di Vescovi sono state per il Molnupiravir, farmaco già ribattezzato pillola anti covid, che sembra funzionare bene evitando l’ospedalizzazione e quindi la forma più grave dell’infezione: “Questo farmaco sembra funzionare bene – ha spiegato – il campione è piccolo, solo 800 persone in tutto. ci sono diversi farmaci e questo si chiama Molnupiravir”. Vescovi ne spiega il funzionamento: “Il virus ricostruisce se stesso con piccoli mattoncini; il farmaco introduce mattoncini identici a quelli del virus ma estremamente fragili, il virus li scambia per quelli normali, costruisce copia di se stesso e quelli crollano, e il virus non riesce a replicarsi. Va dato a quelli che stanno nella fase iniziale della malattia”.

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