Le nuove norme anti-Covid varate in Belgio dimenticano il culto. E’ questo il duro atto d’accusa mosso all’indirizzo del governo da parte di padre Tommy Scholtes, portavoce della Conferenza episcopale belga, che sul portale dei vescovi ha osservato come nel nuovo decreto ministeriale pubblicato sabato scorso “il Primo Ministro non ha menzionato il culto. Ciò significa che è possibile celebrare messe con 15 persone. È deplorevole che i culti siano stati ancora una volta dimenticati“. Come riportato da Vatican News, testata giornalistica on line della stampa ufficiale della Città del Vaticano, i vescovi hanno ricordato come nei grandi magazzini sia consentito l’ingresso fino a 50 persone. Secondo il presule, il silenzio del governo è “probabilmente legato al fatto che è un periodo importante per ebrei, cristiani e musulmani“.



VESCOVI BELGI CONTRO IL GOVERNO

Il portavoce dei vescovi belgi ha spiegato come per la Settimana Santa, ogni sacerdote stia tentando di organizzare le celebrazioni come può, consultando il proprio decano e il proprio vescovo. In alcune chiese, inoltre, le messe non hanno ripreso la loro routine poiché lo screening dei fedeli autorizzate e le prenotazioni sono di complicata organizzazione. Ecco perché, nei preparativi della Pasqua, i sacerdoti fanno affidamento anche sui laici per quanto concerne la predisposizioni di celebrazioni ordinate. Eppure padre Scholtes rileva come, al netto degli sforzi, la gran parte dei cristiani non avrà al tra scelta che seguire i riti pasquali in tv e che, come al solito, venerdì sera l’RTBF, l’equivalente belga della nostra RAI, trasmetterà la Via Crucis di Papa Francesco. Tra gli espedienti per raggiungere il maggior numero di persone senza violare il decreto, il portavoce dei vescovi belgi suggerisce di incrementare il numero delle celebrazioni durante il Triduo Pasquale, mentre nella Vallonia, il decano di Arlon, Pascal Roger, sta preparando la Messa di Pasqua in drive-in, nel parcheggio della Maison de la Culture. C’è un precedente, quando a Natale più di 400 persone hanno partecipato alla messa al sicuro delle loro auto.

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