«Proibisco la distribuzione dell’Eucaristia da parte di Sacerdoti, Diaconi, religiosi e laici non vaccinati»: è perentorio l’atto di Mons. Giacomo Cirulli, vescovo della Diocesi di Teano-Calvi e Alife-Caiazzo (Caserta) rivolto ai propri stessi preti che ancora non si sono sottoposti alla vaccinazione contro il Covid-19.



Con un comunicato reso noto dal vescovo stesso sul sito della Diocesi viene data “risposta indiretta” ad alcuni casi di sacerdoti con tesi “no vax” che nei giorni scorsi avevano in varie parti d’Italia osato criticare le scelte del Governo sul fronte pandemia: per il vescovo-medico Cirulli il messaggio che invece deve passare è quello di tolleranza zero nella propria Diocesi. «La situazione pandemica Covid-19 è in costante e grave peggioramento. Vi invito, pertanto, a rispettare e a far rispettare rigorosamente le norme di profilassi e igienizzazione per il contenimento della pandemia all’interno delle nostre Chiese e nei locali di pertinenza, secondo quanto previsto dal Protocollo d’Intesa tra il Governo Italiano e la CEI del 07/05/2020 per la ripresa delle celebrazioni col popolo e successive integrazioni», scrive il prelato rivolgendosi a tutta la comunità di fedeli dell’area casertana.



L’ATTACCO DEL VESCOVO-MEDICO CONTRO I NON VACCINATI

Per quanto riguarda in particolare le celebrazioni, la richiesta del vescovo di Teano è netta: oltre al distanziamento e al numero di accessi limitati in chiesa, la proibizione diviene netta per tutti i sacerdoti non vaccinati. «Ricordo che durante la Celebrazione le ostie sull’altare devono essere tenute rigorosamente coperte nei previsti vasi sacri. Inoltre, dispongo la sospensione, a partire da domenica 9 gennaio, fino a nuova comunicazione di ogni attività pastorale, catechistica e formativa in presenza», conclude il vescovo, citando le parole di Papa Francesco in merito alla situazione del Covid-19 sul fronte vaccini. «Vaccinarsi, con vaccini autorizzati dalle autorità competenti, è un atto d’amore. E contribuire a far sì che la maggior parte della gente si vaccini è un atto d’amore. Amore per sé stessi, amore per familiari e amici, amore per tutti i popoli», le parole del Santo Padre richiamate dal vescovo di Teano nel suo atto di “accusa” contro i preti non vaccinati. Già lo scorso 29 dicembre lo stesso Mons. Cirulli era intervenuto con un altro decreto che vietava nelle chiese ogni manifestazione artistica come concerti o altri eventi, non solo: «l’ingresso in chiesa è consentito solo a un numero di persone già stabilito in base alla capienza della chiesa». Il vescovo raccomandava poi la presenza di «vigilanti all’ingresso della chiesa che controllino il non superamento del numero consentito, che controllino il rispetto delle prescrizioni sull’obbligatorietà delle mascherine Ffp2 e che venga eseguita la sanificazione».

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