La vespa orientalis è pericolosa? In molti se lo stanno domandando, dato che le temperature ancora calde di settembre favoriscono l’ulteriore espansione dell’insetto, che arriva sempre più spesso nelle diverse zone d’Italia. Secondo gli esperti, come riportato dall’ospedale Bambino Gesù, “la puntura di Vespa Orientalis può essere dolorosa per l’uomo in quanto si associa al rilascio di veleno da parte dell’insetto, ma la risposta dipende dalla sensibilità individuale e varia da persona a persone e, con questa, il grado di pericolosità”.
La puntura infatti provoca dolore, gonfiore e arrossamento, ma può determinare anche una reazione anafilattica potenzialmente grave in pazienti allergici e predisposti. La maggior parte del veleno viene iniettato con la prima puntura, ma l’insetto può pungere ripetutamente. Per i casi più lievi è sufficiente trattare la zona con acqua fredda. In caso di malessere, su assistenza medica, è possibile applicare una crema a base di corticosteroidi o assumere un antidolorifico.
Vespa orientalis è pericolosa? Come prevenire la puntura
La vespa orientalis può dunque essere pericolosa. Anche se non c’è necessità di allarmismi, gli esperti consigliano di prevenire le punture. È per questo motivo che è importante controllare la presenza di eventuali nidi, soprattutto nelle scuole prima del rientro in classe dei bambini. I luoghi preferiti sono come rivelato dal dottor Maurizio Ferri a Sanità Informazione “in corrispondenza di cavità, angoli, intercapedini e anfratti riparati come le cavità degli alberi, case abbandonate ma anche all’interno di avvolgibili delle tapparelle o condizionatori e nel terreno”. È facile vederli poiché proprio a inizio autunno raggiungono le maggiori dimensioni.
In caso di avvistamento, dunque, è necessario evitare il fai da te e rivolgersi immediatamente alle autorità competenti. “Il consiglio è di usare prudenza, mai intervenire da soli. Occorre rivolgersi, invece, a soggetti competenti come vigili del fuoco, protezione civile e ditte specializzate. Bisogna ricordare, infatti, che questi insetti pungono solo se si sentono in qualche modo minacciati”, dice l’esperto.