Una vicenda a dir poco scioccante quella che ha visto un uomo della provincia di Bergamo morire dopo essere stato punto da alcune vespe. L’episodio, che è raccontato nel dettaglio dal quotidiano free press Leggo, è avvenuto in quel di una frazione di Ceratello di Costa Volpino, nella bergamasca, e lo sfortunatissimo protagonista di questa vicenda è stato un 53enne. Nel pomeriggio di lunedì scorso, 18 luglio 2022 tale Alessandro Barni, così come si chiamava appunto la vittima, titolare insieme alla sorella di un’impresa di pulizie, era andato a trovare un amico in una casa, da cui poi si sarebbe allontanato in stato confusionale, scrive Leggo, per poi raggiungere una vicina località.
A questo punto la vicenda non appare molto chiava visto che, lungo la strada percorsa per raggiungere questa meta, una vecchia mulattiera, sarebbero comparse delle chiazze di sangue le cui origini non sono chiare. Resta infatti da capire se l’uomo sia rimasto ferito durante il percorso, oppure, sia venuto via dal conoscente già insanguinato.
UCCISO DA CENTINAIA DI PUNTURE DI VESPE: LE GRIDA D’AIUTO POI LA MORTE
La certezza è che l’uomo, in stato non proprio lucido, avrebbe nel frattempo urtato inavvertitamente un nido di vespe e di calabroni, scatenando poi la reazione fisiologica degli stessi insetti che hanno interpretato quel gesto come una grave minaccia alla loro vita. A quel punto hanno iniziato a reagire, tirando fuori il pungiglione e colpendo più volte il malcapitato con centinaia di punture.
L’uomo ha iniziato a urlare in maniera straziante, con la richiesta di aiuto che è stata udita da un residente della zona che dopo aver assistito alla terribile scena, vedendo l’uomo dimenarsi mentre veniva appunto punto da centinaia di vespe, ha chiamato i soccorsi. Purtroppo per Alessandro Barni, quando gli uomini del 118 sono giunti sul luogo segnalato, non vi era ormai più nulla da fare: le centinaia di punture hanno infatti provocato uno choc anafilattico che è risultato alla fine fatale. Sulla vicenda è stata aperta un’indagine anche per comprendere cosa sia accaduto prima dell’attacco delle vespe.