Margrethe Vestager difende la storica legge Ue sull’intelligenza artificiale dopo il recente attacco di Emmanuel Macron. Per la commissaria europea per la concorrenza e il digitale, la normativa darà certezza giuridica alle start-tup tecnologiche che costruiscono modelli di AI. Al Financial Times ha dichiarato che la legge «non danneggerà l’innovazione e la ricerca, ma anzi le potenzierà». Questo perché la legislazione fornisce, per la prima volta, una serie di regole chiare per chi costruisce i modelli di base, cioè la tecnologia alla base dei prodotti di IA generativa come ChatGPT di OpenAI, che può produrre testi, immagini e codici simili a quelli umani in pochi secondi. «La legge sull’IA crea prevedibilità e certezza giuridica nel mercato quando le cose vengono utilizzate», ha aggiunto Vestager, che è vicepresidente esecutivo della Commissione che sovrintende alla concorrenza e alla strategia dell’UE denominata “L’Europa adatta all’era digitale“.



«Se si realizzano modelli fondativi, ma anche se si vogliono applicare modelli fondativi, si sa esattamente cosa si andrà a cercare una volta che il prodotto è stato messo in uso. È importante che non ci sia un eccesso di regolamentazione, che l’innovazione e la ricerca siano nuovamente promosse», ha proseguito Vestager.



“LEGGE SULL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE CREA FIDUCIA NEL MERCATO”

La difesa di Vestager dell’AI Act arriva dopo che Emmanuel Macron aveva dichiarato che la legislazione rischia di lasciare le aziende tecnologiche europee indietro rispetto a quelle con sede negli Stati Uniti e in Cina. «Possiamo decidere di regolamentare molto più velocemente e molto più forte dei nostri principali concorrenti, ma regoleremo cose che non produrremo o inventeremo più. Questa non è mai una buona idea», aveva affermato il presidente della Francia. Questi commenti sono stati visti come un potenziale inizio di una nuova battaglia sul nuovo regime normativo dell’Ue per l’IA, ritenuto tra i più severi proposti in tutto il mondo. Anche se la legge sull’intelligenza artificiale è stata approvata questo mese, deve ancora essere ratificata dagli Stati membri nelle prossime settimane.



La Francia, così come la Germania e l’Italia, stanno discutendo per cercare di modificare o impedire l’approvazione della legge. Vestager, che di recente ha fallito la sua candidatura a capo della Banca europea per gli investimenti, ha ammesso che le aziende europee hanno degli svantaggi rispetto alle rivali Usa nella costruzione dell’IA, come ad esempio un minore accesso agli investitori di capitale di rischio più facoltosi. «La regolamentazione in quanto tale non è l’unica risposta. Crea fiducia nel mercato. Poi ci sono gli investimenti e, naturalmente, si vuole che le persone inizino a usare l’AI, perché solo così si può davvero dare forma alla tecnologia», ha concluso.