Non c’è allerta evacuazione per il Vesuvio e i Campi Flegrei, ma anche questi vulcani sono sotto controllo. Non a caso l’Osservatorio Vesuviano ogni mese pubblica un bollettino sull’attività di monitoraggio svolta. Per quanto riguarda il Vesuvio, Ingv a maggio ha spiegato che « permane una sismicità di fondo con 125 terremoti registrati nel mese di maggio 2019», ma «non si osservano deformazioni riconducibili a sorgenti vulcaniche». Inoltre, dalle telecamere termiche è emerso «un andamento sostanzialmente stazionario della temperatura massima». Infine, «le analisi geochimiche non evidenziano variazioni significative alle fumarole presenti sul bordo del cratere». E quindi l’Osservatorio Vesuviano, sulla base di questo quadro di attività vulcanico, ha comunicato che «non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni a breve termine». Discorso simile per i Campi Flegrei, dove il monitoraggio permane al livello di “attenzione”. (agg. di Silvana Palazzo)



VESUVIO E CAMPI FLEGREI, C’È PIANO DI EVACUAZIONE

Le esplosioni e l’eruzione dello Stromboli ha inevitabilmente riacceso i riflettori sui vulcani italiani e in particolare quelli napoletani. Su Vesuvio e Ischia c’è un livello di allerta base, mentre sui Campi Flegrei c’è un livello di attenzione. Lo ha spiegato Francesca Bianco, direttrice dell’Osservatorio Vesuviano, al canale Scienza&Tecnica dell’Ansa. È quanto emerso, dunque, dalle misure fisiche e chimiche effettuate per descrivere lo stato dinamico dei vulcani napoletani. A fine giugno tra l’altro è stato messo a punto un piano di evacuazione di massa in caso di eruzione del Vesuvio, uno dei vulcani più pericolosi al mondo per l’elevata popolazione nelle zone circostanti. Il piano prevede che debbano essere smistate circa un milione e 200mila persone in tutta Italia nel giro di 12 ore. Il Veneto è in prima fila tra le regioni pronte all’accoglienza degli sfollati, ma ovviamente ci sia augura che non si verifichi mai quest’emergenza. Eppure non è affatto esclusa dai geologi, non a caso se ne parla dal 1984.



VESUVIO E CAMPI FLEGREI, LIVELLO DI ALLERTA DOPO STROMBOLI

Dal 16 al 20 ottobre nell’area dei Campi Flegrei si terrà un’esercitazione nazionale. L’obiettivo è preparare gli operatori che dovranno coordinare le operazioni di evacuazione degli abitanti colpiti da un’eventuale calamità naturale. Ma già a settembre comincerà una campagna di comunicazione per informare i cittadini dove recarsi in caso di emergenza. Nelle scorse settimane invece è stata trovata la prova che l’eruzione che 29mila anni fa ha coperto di cenere il Mediterraneo è stata provocata dal supervulcano dei Campi Flegrei, che è il vulcano più pericoloso d’Europa. Lo dimostra la ricerca pubblicata sulla rivista Geology, uno studio che «indica che le grandi eruzioni dei Campi Flegrei sono state più frequenti di quanto immaginato». È stato calcolato che questa eruzione ha espulso almeno 25 chilometri cubici di magma ed è stata simile all’eruzione avvenuta circa 15mila anni fa. Ma l’evento è stato 10 volte inferiore alla gigantesca eruzione di 40mila anni fa.

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