I quaranta gradi non fermeranno i partecipanti al Burning Man, l’evento che vede radunate nel deserto migliaia di persone per una sorta di mega-rave, concerti, esposizione di installazioni destinate a un rogo performativo e non solo. Si tratta di un evento che, come spiegano gli organizzato, è destinato “alla comunità, all’arte, all’espressione personale e all’autosufficienza”. Ogni estate, a fine agosto, si tiene il festival. Quest’anno, con il tema Animalia, si terrà dal 27 agosto al 4 settembre nella “playa” del deserto Black Rock in Nevada. Qui si riuniranno migliaia di persone.



Si tratta di una sorta di rito, a metà tra esperienza spirituale e intrattenimento, dove c’è musica, performance ed esperienze varie. Nel cuore della rassegna, le monumentali sculture vengono incendiate, dando vita a quello che è diventato il simbolo del festival, che ha assunto il nome di «burning man», ossia «fantoccio che brucia». Una lettura allegorica vuole simboleggiare un animo acceso di nuovi stimoli.



Burning man: cos’è il festival dal 1991 nel deserto

Ideato nel 1986 da Larry Harvey e Jerry James a Baker beach a San Francisco e trasferito poi dal 1991 nel deserto, Burning man oggi è diventata una filosofia, tanto che spesso chi vi partecipa dice che, una volta dopo esserne uscito, non si è più uguali. Nel corso degli anni vi hanno preso parte personaggi come Will Smith, Cara Delevingne o top model come Sara Sampaio, Karlie Kloss e Martha Hunt. Susan Sarandon nel 2015 sparse lì al vento le ceneri di Timothy Leary, sostenitore delle esperienze psichedeliche.

Anche la presenza di Paris Hilton non è nuova: nell’ultima edizione, come ricorda Il Giornale, si è presentata con abito di paillette e accessori rosa Barbie su una bici elettrica. Non solo artisti e rivoluzionari: oggi vi partecipano anche big di imprenditoria o tecnologia come lo stesso Mark Zuckerberg o Jeff Bezos, Sergey Brin. Elon Musk disse: “Se non ci sei stato, semplicemente non puoi capirlo”. Il costo del biglietto è di 575 dollari a persona ma non si hanno comodità, anzi: servono attrezzature da campeggio, generatori elettrici, cibo e acqua. Si vive di notte e si sopravvive di giorno, con più di 40 gradi. Lì i cellulari non funzionano e spesso si verificano tempeste di sabbia improvvise.