Grazie all’accordo raggiunto tra Francia, Germania e Italia si potrà presto dare il via al programma spaziale che prevede il lancio del razzo Ariane 6. Un evento che segna l’inizio della conquista della sovranità spaziale da parte dell’Europa, che sta investendo molti fondi in questo settore. Il contratto infatti prevedeva l’apertura alla concorrenza europea per i servizi di lancio e i tre paesi hanno accordato il consenso all’aumento dei finanziamenti annuali pari a 340milioni di euro in più.



Questo, come sostiene il Financial Times, sta a sottolineare una certa ansia europea nel competere con altri giganti dell’economia spaziale, cercando anche di limitare l’enorme divario che attualmente c’è nella corsa all’espansione, specialmente con la statunitense SpaceX di proprietà di Elon Musk. Azienda che attualmente domina nel settore specialmente dopo il lancio dei servizi a basso costo forniti grazie al sistema satellitare a banda larga Starlink. L’Agenzia spaziale Europea da tempo sosteneva la necessità di espansione per limitare il predominio statunitense, ed ora come dichiarato dal ministro delle finanze francese: “L’accordo a tre apre una nuova era“.



Accordo tra Francia Germania e Italia: presto il volo inaugurale del razzo spaziale Ariane 6

Francia, Italia e Germania hanno raggiunto l’accordo per finanziare il lancio del razzo Ariane 6 ed altri futuri progetti in ambito spaziale. Come sostiene il ministro francese Bruno Le Maire: “permetterà all’Europa di iniziare ad avere un ruolo di predominio nello spazio“. Il negoziato prevede lo stanziamento di fondi aggiuntivi e supplementari, pari a 340milioni di euro in più ogni anno. Coprirà i costi dei lanci per i voli di Ariane 6, dal 16 al 42, che sono rispettivamente previsti in un periodo di tempo incluso tra il 2027 ed il 2030. Il volo inaugurale però sarà effettuato l’anno prossimo, anche se, come sottolinea il Financial Times, è in ritardo sulla tabella di marcia.



Il ritardo accumulato era stato oggetto di critiche perchè aveva lasciato di fatto l’Europa senza una capacità di lancio sovrana. L’accordo stesso era stato ostacolato soprattutto dall’Italia e dalla Germania, che non approvavano i costi così elevati. Pertanto la Francia si è fatta carico di sostenere il 55% di tutto il finanziamento, e continuerà a farsene carico, come ha commentato il ministro: “Con il fine di raggiungere l’obiettivo del volo inaugurale di Ariane 6 al più presto possibile“.