Una Via Crucis 2020 emozionante, andata in scena in una piazza San Pietro sferzata dall’umidità della notte, Papa Francesco ha pregato riferendosi all’emergenza coronavirus e chiedendo che l’umanità non sia abbandonata nella sua ora più nera. “Signore, che non ci lasci nelle tenebre e nell’ombra della morte, proteggici con lo scudo della sua potenza“, sono state le sue parole, “Dio, difensore dei poveri e degli afflitti, aiutaci a portare ogni giorno il giogo. Dio dio eterna luce, giorno senza tramonto” ha pregato Papa Francesco, “ricolma dei tuoi beni chi si pone al servizio di chi soffre; principio e fine di tutte le cose, donaci la speranza della croce per poterci abbandonare alla tua volontà, onte di misericordia, che ti riveli nella sofferenza dell’umanità, aiutaci con la forza della fede nella notte oscura della prova“. Una preghiera sentita che si lega a quella già recitata in solitudine a piazza San Pietro, per chiedere una mano tesa in aiuto del mondo messo in ginocchio dalla pandemia. (agg. di Fabio Belli)
“NON IDENTIFICARE LA PERSONA CON IL MALE COMMESSO”
Giunti alla XII Stazione, la Via Crucis 2020 arriva al suo momento culminante: Gesù muore sulla croce, espiando i peccati del mondo e offrendo la possibilità della resurrezione all’umanità. Anche in questo caso, il commento ricorda come gli errori della vita terrena non debbano condizionare il futuro: “Signore Gesù, muori per una sentenza corrotta, pronunciata da giudici iniqui e terrorizzati dalla prorompente forza della Verità. Affidiamo al Padre tuo i magistrati, i giudici e gli avvocati, perché si mantengano retti nell’esercizio del loro servizio a favore dello Stato e dei suoi cittadini, soprattutto di quelli che soffrono per una situazione di povertà.” La preghiera di Papa Francesco lancia un monito: “Insegnaci a non identificare la persona con il male commesso e aiutaci a scorgere in ciascuno la fiamma viva del tuo Spirito.” Il tema del non identificare la persona con gli errori commessi si lega alla misericordia di Gesù e al significato più profondo del suo sacrificio, una riflessione che rimbalza in una Piazza San Pietro rarefatta e già consegnata alle immagini della storia. (agg. di Fabio Belli)
GIUNTI ALLA V STAZIONE
E’ iniziata la Via Crucis 2020 con Papa Francesco nell’inusuale e suggestivo scenario di una piazza San Pietro completamente deserta. Alla quinta stazione Gesù viene aiutato dal Cireneo e la preghiera rivolta da Papa Francesco sembra particolarmente significativa se rapportata ai tempi che stiamo vivendo: “O Dio, difensore dei poveri e conforto degli afflitti, ristoraci con la tua presenza e aiutaci a portare ogni giorno il dolce giogo del tuo comandamento d’amore. Per Cristo nostro Signore. Amen.” Come viene spiegato durante la celebrazione, anche noi, come il Cireneo, “vogliamo farci prossimi dei nostri fratelli e delle nostre sorelle e collaborare con la misericordia del Padre ad alleviare il giogo del male che li opprime“. Essere dunque vicini a coloro che stanno soffrendo, alleviare la sofferenza del prossimo anche quando questa può apparire inevitabile. (agg. di Fabio Belli)
LE MEDITAZIONI DALLA CASA DI RECLUSIONE DUE PALAZZI
E’ ormai pronta ad iniziare la Via Crucis con Papa Francesco da Piazza San Pietro. Le meditazioni della Via Crucis per questa Pasqua 2020 sono proposte dalla cappellania della Casa di Reclusione “Due Palazzi” di Padova. L’invito è partito direttamente da Papa Francesco, quattordici persone hanno meditato sulla Passione di Gesù Cristo provando ad attualizzarla riguardo i tempi moderni. Tra coloro che si sono impegnati nelle meditazioni, cinque detenuti, una famiglia vittima di un reato di omicidio, la figlia di un uomo condannato al carcere a vita, un’educatrice dell’istituto penitenziario, un magistrato di sorveglianza, un agente di Polizia Penitenziaria, la madre di un detenuto, una catechista, un frate volontario, e un sacerdote accusato e poi assolto definitivamente dopo otto anni, vittima di un calvario giudiziario. (agg. di Fabio Belli)
VENERDÌ SANTO: LA PASSIONE A SAN PIETRO
Solo pochi minuti ormai ci separano dall’inizio della Via Crucis con Papa Francesco, che avrà luogo quest’anno eccezionalmente in Piazza San Pietro. Ad ognuna delle 14 stazioni della Via Crucis di un Venerdì Santo davvero particolare, ascolteremo le meditazioni che il Pontefice ha affidato alla cappellania della Casa di Reclusione “Due Palazzi” di Padova, gestita da Don Marco Pozza, mentre al termine del rito ci sarà una breve riflessione proprio da parte di Papa Francesco.
Un anno fa, al termine della Via Crucis che aveva avuto luogo come da tradizione al Colosseo, Papa Francesco aveva parlato di tutte le croci del mondo di oggi – alle quali ci sarebbe ora certamente da aggiungere quella del Coronavirus – nelle quali cercare di vedere la Croce del Signore. In conclusione il Papa aveva invocato il Signore affinché ravvivasse “in noi la speranza della risurrezione e della Tua definitiva vittoria contro ogni male e ogni morte”. Adesso però gli occhi e i cuori di tutti sono rivolti a una Piazza San Pietro fisicamente deserta, ma spiritualmente davvero affollata: la Via Crucis del Venerdì Santo 2020 infatti sta ormai davvero per cominciare! (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
VENERDÌ SANTO: ORA LA CELEBRAZIONE, POI VIA CRUCIS
Prima della Via Crucis di questa sera, Papa Francesco prenderà parte fra poco alla celebrazione della Passione del Signore all’interno della Basilica di San Pietro, nella quale si rievocano tutte le vicende del Venerdì Santo – non si tratta di una Messa, dal momento che non prevede la consacrazione del Corpo e Sangue di Cristo. Questo momento è dunque fortemente incentrato sulla Liturgia della Parola, naturalmente con il Vangelo che racconta la morte di Gesù: l’omelia come da tradizione in questa celebrazione della Passione non sarà affidata al Papa. Sarà invece padre Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia, ad offrire la propria meditazione su quell’evento che ha cambiato la storia del mondo.
Cappuccino classe 1934, marchigiano, padre Cantalamessa è un volto molto noto anche al pubblico televisivo avendo condotto per molti anni la rubrica Le ragioni della speranza all’interno del programma di cultura religiosa A Sua immagine. Per ascoltare invece le riflessioni di Papa Francesco su questo Venerdì Santo segnato dal Coronavirus aspetteremo naturalmente la Via Crucis di questa sera: al termine delle 14 stazioni infatti l’omelia sarà affidata in questo caso al Santo Padre. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
DETENUTI E MEDICI CON PAPA FRANCESCO ALLA VIA CRUCIS
Un’altra giornata storica per la Chiesa a causa dell’emergenza coronavirus. Via Crucis del Venerdì Santo “senza concorso di popolo” questa sera a piazza San Pietro. La processione di Papa Francesco sarà quasi solitaria, ma trasmessa in mondovisione. Le stazioni lungo il colonnato, attorno all’obelisco e quindi il lungo percorso che porta al sagrato della basilica di San Pietro. Saranno due i gruppi a portare alla croce. Inoltre, ci saranno alcuni detenuti del carcere Due Palazzi di Padova (le meditazioni sono state scritte da alcuni di loro), ma anche un gruppo di medici e infermieri del FAS. Gli operatori sanitari sono infatti in prima linea per assistere i malati di coronavirus. Alle 16 invece comincerà la Via Crucis da Amatrice, trasmessa in diretta su Tv2000: monsignor Domenico Pompili, vescovo di Rieti, in preghiera porterà da solo la croce tra le macerie provocate dal terremoto che colpì il Centro Italia. (agg. di Silvana Palazzo)
VIA CRUCIS 2020, VENERDÌ SANTO: LE 14 STAZIONI
In attesa della Via Crucis di questa sera con Papa Francesco, possiamo ricordare che con questo rito la Chiesa vuole rivivere il doloroso percorso di Gesù verso il Golgota, luogo della sua Crocifissione. Secondo la tradizione, la Via Crucis è costituita da 14 stazioni, non tutte però basate sui racconti evangelici, che sono infatti molto essenziali nel loro racconto del cammino verso il Calvario. Non c’è dunque un canone fisso, anche la Via Crucis del Venerdì Santo con il Papa (generalmente al Colosseo) ha seguito a volte un ordine diverso, ad esempio conservando il numero delle 14 stazioni ma tutte con episodi tratti dal Vangelo, a cominciare già dalla preghiera di Gesù nell’Orto degli Ulivi.
Inoltre, a volte viene aggiunta anche una quindicesima stazione, che è la Risurrezione di Gesù: naturalmente non fa parte della Via Crucis e degli avvenimenti del Venerdì Santo, dei quali però è l’esito finale e decisivo. Questa stazione aggiuntiva sta ad indicare che non è la morte ad avere l’ultima parola. Stasera tuttavia la Via Crucis di Papa Francesco sarà quella più classica, con le 14 stazioni più tradizionali e conosciute da tutti i fedeli cattolici. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
VENERDÌ SANTO NELLA PASSIONE DEL SIGNORE E LA VIA CRUCIS
Il Venerdì Santo è il giorno più triste dell’intera storia della cristianità: la Passione del Signore, il tradimento, il processo e la condanna alla morte, poi la Via Crucis verso il Calvario e l’ultimo respiro esalato dal Figlio di Dio. Eppure è anche il giorno in cui la Santa Chiesa preannuncia tutta la grandezza di quanto solo tre giorni dopo si manifesterà: la Resurrezione passa dalla morte in croce, la luce riemerge dalle tenebre per sconfiggere dolore, peccato e morte. In una Quaresima dominata dalla sofferenza per la pandemia da coronavirus, il Mistero della Pasqua che si avvicina rende questa Settimana Santa ancora più profonda e “radicale” del consueto: non solo un rito ma una presa di coscienza che l’unica vera speranza nella vita è che esista Qualcosa che possa vincere morte e dolore, altrimenti siamo condannati solo ad una vita di disperazione senza né un “durante” né un “dopo”.
La Santa Chiesa Cattolica nel Venerdì Santo celebra tanto la Passione del Signore quanto la Via Crucis con i due appuntamenti con Papa Francesco purtroppo rivoluzionati proprio a causa dei divieti per l’emergenza Covid-19: alle ore 18 è previsto all’interno della Basilica di San Pietro la celebrazione della Passione con l’Adorazione della Croce; alle 21 invece il Santo Padre terrà la Via Crucis del Venerdì Santo non più al Colosseo come da tradizione, bensì nella Piazza San Pietro deserta ribadendo quel senso di drammatica forza già visto nel momento di Preghiera Straordinaria contro il coronavirus dello scorso 27 marzo. Entrambi i momenti, come tutti quelli della Settimana Santa, sarà possibile seguirli in diretta tv (Rai 1 e Tv2000) e video streaming tramite il canale YouTube di Vatican News.
Qui il libretto della Via Crucis 2020 di Papa Francesco
VIA CRUCIS, SIGNIFICATO E MEDITAZIONI
La Via Crucis è letteralmente “la Via della Croce”, è quella via compiuta dal Signore davanti alle urla e agli scherni della folla che lo mandava a morte per aver semplicemente detto la Verità, ovvero che era Lui era il Figlio di Dio. In questo Venerdì Santo si fa dunque memoria di quella morte che ha segnato la storia, il tradimento e il dolore per quel “calice” che il Signore offre per la vita e la salvezza di tutti noi: 14 stazioni che ripercorrono nella Via Crucis di oggi il cammino del Cristo verso il Golgotha. Come si legge nelle meditazioni preparate per la Via Crucis 2020, «Accompagnare Cristo sulla Via della Croce, con la voce rauca della gente che abita il mondo delle carceri, è l’occasione per assistere al prodigioso duello tra la Vita e la Morte, scoprendo come i fili del bene si intreccino inevitabilmente con i fili del male. Contemplare il Calvario da dietro le sbarre è credere che un’intera vita si possa giocare in pochi istanti, com’è accaduto al buon ladrone».
Papa Francesco ha infatti scelto di affidare le mediazione della Via Crucis attraverso le 14 stazioni alla cappellania della Casa di Reclusione “Due Palazzi” di Padova, gestita da Don Marco Pozza. Esattamente come spiegava il Papa nel messaggio per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 2020, «Tutto è possibile a chi crede, perché anche nel buio delle carceri risuona l’annuncio pieno di speranza: «Nulla è impossibile a Dio» (Lc 1,37). Se qualcuno gli stringerà la mano, l’uomo che è stato capace del crimine più orrendo potrà essere il protagonista della risurrezione più inattesa. Certi che anche quando il male e la sofferenza vengono narrati si può lasciare spazio alla redenzione, riconoscendo in mezzo al male il dinamismo del bene e dargli spazio».
Qui le meditazioni per la Via Crucis 2020
VENERDÌ SANTO, IL RITO DELLA PASSIONE DEL SIGNORE
Il momento straordinario della Via Crucis nella Piazza San Pietro deserta (per via dei divieti post-coronavirus) sarà però preceduto dalla tradizionale celebrazione della Passione del Signore all’interno della Basilicata della Cristianità: si tratta del primo gesto del Venerdì Santo, che poi culminerà con la Via Crucis di stasera appena fuori da San Pietro con Papa Francesco da solo insieme alla Croce, proprio come la “solitudine” del Cristo nell’avvicinarsi alla Passione. Come di consueto il Santo Padre si prostrerà a terra, in preghiera diversi minuti davanti alla Croce, avvolto nei paramenti liturgici rossi.
A seguire la Liturgia della Parola con i Vangeli della Passione e il momento dell’Omelia che come da tradizione non sarà tenuto da Papa Francesco: sarà il predicatore della Casa Pontificia, il cappuccino padre Raniero Cantalamessa a tenere il breve momento di omelia prima di concludere la celebrazione delle ore 18. Dalle 21 poi comincerà la diretta della Via Crucis, seguibile dai fedeli solo in tv e video streaming: come ha ribadito nei messaggi della Settimana Santa il Pontefice, «In Gesù risorto, la vita ha vinto la morte. Questa fede pasquale nutre la nostra speranza. È la speranza di un tempo migliore, in cui essere migliori noi, finalmente liberati dal male e da questa pandemia. È una speranza: la speranza non delude, non è un’ullusione, è una speranza».