VIA CRUCIS 2022 VENERDÌ SANTO: DIRETTA DAL COLOSSEO

Dopo la dodicesima stazione della Via Crucis 2022, quella in cui “Gesù dona la Madre al discepolo amato“, la cui meditazione racconta la battaglia contro una malattia oncologica nella quale ci si affida al Signore, arriva la tredicesima stazione, “Gesù muore sulla Croce”, in cui la croce viene consegnata a Irina e Albina, le due infermiere ucraina e russa scelte per lanciare un messaggio di pace, contro la guerra in Ucraina. La preghiera in questo caso è a donare alle famiglie distrutte da lacrime e sangue il perdono. Ma c’è stata una variazione nella celebrazione di Papa Francesco nel Venerdì Santo. Orazio Coclite, voce storica della Via Crucis, ha detto: “Di fronte alla morte, il silenzio è più eloquente delle parole. Ognuno preghi nel proprio cuore per la pace nel mondo”. Poi è seguito un silenzio per tutta la durata della meditazione, che appunto è stata cancellata. “Si tratta di un cambiamento previsto, che limita il testo al minimo per affidarsi al silenzio e alla preghiera“, la spiegazione del portavoce vaticano Matteo Bruni.



La quattordicesima stazione è quella in cui “il corpo di Gesù è deposto nel sepolcro“, la cui meditazione riflette sulla scelta che si sono ritrovati a fare tra sogni e libertà, tra desideri e sopravvivenza. “Siamo cattolici, ma anche questo a volte sembra passare in secondo piano rispetto al fatto che siamo migranti”. La preghiera finale, letta da Papa Francesco, è un appello a far “sorgere il sole sui buoni e sui cattivi”, a convertire i cuori ribelli “perché impariamo a seguire progetti di pace”, a far stringere la mano agli avversari affinché “gustino il perdono reciproco”. Ma il Santo Padre gli chiede anche: “Disarma la mano alzata del fratello contro il fratello, perché dove c’è l’odio fiorisca la concordia”. (agg. di Silvana Palazzo)



VIA CRUCIS 2022 VENERDÌ SANTO: DIRETTA DAL COLOSSEO

Gesù è aiutato dal Cireneo a portare la Croce” nell’ottava stazione della Via Crucis 2022 del Venerdì Santo. Sono circa diecimila le persone accorse al Colosseo, dove Papa Francesco celebra il rito. La meditazione riflette sulla precarietà delle famiglie attraverso le parole di una coppia di nonni. “Oggi, che saremmo naturalmente portati ad occuparci delle nostre stanchezze e della innegabile paura della morte, siamo caricati di una croce inaspettata, postaci sulle spalle nostro malgrado”. Ma comprendono di essere “ossigeno” per le famiglie dei figli, “è un dono che ci riporta alle emozioni provate quando erano piccoli. Non si finisce mai di essere mamma e papà”. Nella nona stazioneGesù incontra le donne di Gerusalemme“, la cui meditazione si sofferma sull’adozione, “la storia di una vita segnata dall’abbandono che viene guarita da un’accoglienza”. Ma l’abbandono è una ferita che non smette di sanguinare. “Questa croce, anche se dolorosa, nasconde un segreto di felicità”.



Nella decima stazioneGesù è crocifisso” si racconta il dolore di una famiglia che perde un pilastro, ma non si sente abbandonata grazie all’amore di Dio. “Abbiamo sperimentato, non senza lacrime e dolore, che Gesù in quell’abbraccio di travi inchiodate ci guarda e non ci lascia mai soli”. L’undicesima stazione, “Gesù promette il Regno al buon ladrone“, è quella in cui la meditazione esprime il dolore di una famiglia il cui figlio ha intrapreso il cammino di fede. “Credevamo che la nostra freddezza lo avrebbe fatto tornare sui suoi passi. Abbiamo provato a insinuare nella sua testa il dubbio che stesse sbagliando tutto. Come due malfattori. Ma abbiamo capito che non si può lottare contro di Te”. (agg. di Silvana Palazzo)

VIA CRUCIS 2022, “RE CHI SI DONA ANIMA E CORPO…”

Nella quarta stazione della Via Crucis del Venerdì SantoGesù è rinnegato da Pietro“. In questo caso la meditazione davanti a Papa Francesco è scritta da una famiglia che credeva di non poter avere figli e poi ha creato una famiglia numerosa. “E i nostri sogni? Plasmati dagli eventi. La nostra realizzazione professionale? Modificata dai fatti della vita che irrompe”. Ma hanno anche vissuto il timore di “poter un giorno rinnegare tutto, come Pietro”. L’angoscia e la tentazione del rimpianto, la paura di tensioni e i vecchi desideri possono rappresentare un ostacolo. “Nonostante i pensieri e la densità delle nostre giornate, che sembrano non bastarci mai, non torneremmo mai indietro”. Nella quinta stazione, quella in cui “Gesù è giudicato da Pilato“, si affronta il tema della disabilità. “Ci portiamo addosso la vergogna di una diversità più spesso compatita che abitata. La disabilità non è un vanto né un’etichetta, piuttosto la veste di un’anima che spesso preferisce tacere di fronte ai giudizi ingiusti, non per vergogna ma per misericordia verso chi giudica”.

La sesta stazione, “Gesù è flagellato e coronato di spine“, è dedicata alla vocazione dell’accoglienza. “Il dolore riporta all’essenziale, ordina le priorità della vita e restituisce la semplicità della dignità umana, in quanto tale”. Così si comprende che sotto il peso della croce si scopre che “il vero re è colui che si dona e si dà in pasto, anima e corpo”. La settima stazione, “Gesù è caricato della Croce“, è quella in cui si affronta il tema della malattia. “Attraverso questa malattia, su questa croce, siamo diventati il pilastro sul quale i figli sanno di potersi appoggiare”. (agg. di Silvana Palazzo)

VIA CRUCIS 2022, “IL TERRORE DELLA GUERRA…”

Gesù in agonia nell’Orto degli ulivi“, per la prima stazione della Via Crucis 2022 del Venerdì Santo con Papa Francesco e migliaia di fedeli al Colosseo. La prima meditazione è quella di una coppia sposata da appena due anni, ma già provata da molteplici sfide, come la pandemia Covid. Nonostante litigi e differenze, sono felici, ma le paure non mancano. Quella più grande è che le loro strade si separino, di essere sopraffatti alle difficoltà. Ma si tratta di un timore causato da un errore profondo. “Perché crediamo che il nostro matrimonio e la nostra famiglia dipenda solo da noi, dalle nostre forze. Ci stiamo rendendo conto che il matrimonio non è solo un’avventura romantica, ma è anche Getsemani, è anche l’angoscia prima di spezzare il tuo corpo per l’altro”, recita la meditazione.

La seconda stazione, “Gesù tradito da Giuda e abbandonato dai suoi“, si sofferma sulla paura di una vita familiare precaria, lontana dal proprio Paese. “A tutto questo si aggiunge il terrore della guerra così drammaticamente attuale in questi mesi. Non è semplice vivere solo di fede e di carità, perché spesso non riusciamo ad affidarci pienamente alla Provvidenza”. Il riferimento alla guerra rappresenta anche l’occasione per evidenziare “la tentazione di rispondere con la spada, di fuggire, di abbandonarti, di lasciare tutto pensando che non valga la pena”. Ma questo vorrebbe dire “tradire i nostri fratelli più poveri, che sono la tua carne nel mondo e che ci ricordano che Tu sei il Vivente”. La terza stazione, “Gesù è condannato dal Sinedrio“, è accompagnata da una meditazione di una coppia che ha dovuto affrontare “l’impossibilità di diventare genitori”, che vuol dire anche sperimentare ” spesso con dolore tanti giudizi sulla nostra sterilità”, quasi a “a insinuare che il nostro matrimonio e il nostro amore non bastassero per essere una famiglia”. Ma restare uniti, prendersi cura l’una dell’altro e di fratelli e amici serve a creare una nuova famiglia. (agg. di Silvana Palazzo)

COMINCIA IL RITO DELLA VIA CRUCIS 2022

Il rito della Via Crucis 2022 prende inizio, ma risuonano ancora le parole che Papa Francesco ha affidato un’ora fa ai social. “Signori, converti al tuo cuore i nostri cuori ribelli, perché impariamo a seguire progetti di pace; porta gli avversari a stringersi la mano, perché gustino il perdono reciproco; disarma la mano alzata dal fratello, perché dove c’è l’odio fiorisca la concordia. Fa’ che non ci comportiamo da nemici della croce di Cristo, per partecipare alla gloria della risurrezione. Amen“, la preghiera condivisa dal Santo Padre nel Venerdì Santo.

Non l’unica di questa giornata, neppure l’ultima. “Mettiamoci davanti al Crocifisso, sorgente della nostra pace, e chiediamogli la pace del cuore e la pace nel mondo“, aveva scritto nelle scorse ore il Pontefice sempre via social. (agg. di Silvana Palazzo)

LE FAMIGLIE ALLA VIA CRUCIS 2022

Sono le famiglie le protagoniste della Via Crucis del Papa che avrà luogo questa sera al Colosseo, a partire dalle ore 21.15. Dopo due anni, caratterizzati dalla pandemia di Covid, il rito del Venerdì Santo torna ad essere celebrato dai luoghi del foro romano, andando in diretta su Rai 1, sull’emittente della Cei TV2000 e sui canali web di Vatican News.

Luce ed importanza alle famiglie e al loro ruolo, ancor di più in un momento storico come questo. “Le testimonianze – scrive Vatican News -, affiancate al percorso di Gesù verso il Calvario, descrivono spaccati di vita in cui tante famiglie si possono ritrovare. E saranno, perlopiù, proprio le stesse famiglie che si sono raccontate nelle meditazioni a portare anche la Croce nell’Anfiteatro Flavio, dove, in mondovisione, la cristianità si raccoglierà nella notte del silenzio, a ricordo della crocifissione e morte di Gesù che sembrò spegnere nei discepoli la speranza accesa dalla Buona Novella”. (Aggiornamento di Anna Montesano)

LA VIA CRUCIS 2022: COME E DOVE SEGUIRLA

Dopo due anni di pandemia la Chiesa torna a celebrare il rito centrale del Venerdì Santo, la Via Crucis, dalla storica e suggestiva cornice del Colosseo: dopo gli ultimi due Venerdì Santo passati con l’assenza di fedeli in presenza e una Via Crucis “anomala” per la piazza San Pietro deserta, ecco che per l’anno domini 2022 il Vaticano ha predisposto una celebrazione che torna a guardare alla tradizione.

Alle ore 17 in Basilica San Pietro Papa Francesco presiederà la Liturgia della Parola, l’Adorazione della Santa Croce e la Santa Comunione per la celebrazione della Passione del Signore: alle ore 21.15 il Santo Padre sarà presente alla Via Crucis 2022 dal Colosseo, con il rito delle stazioni che celebrano la memoria viva della Passione e morte di Gesù. Al termine della celebrazione, Francesco rivolgerà la sua parola ai fedeli e impartirà la Benedizione Apostolica per questo secondo giorno del Triduo Pasquale: domani il giorno del silenzio nella Chiesa con l’attesa per la Veglia di Pasqua e il conseguente annuncio della Resurrezione di Cristo come evento che ha cambiato per sempre la storia dell’umanità, una vittoria sulla morte e sul peccato che rappresenta per i cristiani l’unica vera speranza di eternità anche davanti ai drammi come le guerre e i massacri.

Il Venerdì Santo con la Via Crucis rappresenta la festa della Chiesa forse più fragile, intima e carica di profonda malinconia: è il giorno in cui il Figlio di Dio vive sulla sua carne i patimenti del Calvario, il tradimento degli amici, la condanna a morte. Perseguendo quella Via della Croce però, il Cristo ha annunciato al mondo la vittoria sulla morte, la testimonianza della bellezza del Paradiso trionfante sulle ombre del sottosuolo “mondano”. Davanti alla pandemia, davanti al Covid, Gesù riafferma la liberazione della Croce e il trionfo di quel “Centuplo quaggiù” che permette ai cristiani di vivere non più “attendendo” un risarcimento post-mortem, ma certi che l’amore di Dio vince già il male in questa vita terrena.

MEDITAZIONI DIRETTA VIA CRUCIS 2022: LA PASSIONE DI GESÙ

Con il ritorno al Colosseo, la Via Crucis 2022 sarà scandita dalle meditazioni durante le stazioni affidate quest’anno ad alcune famiglie legate a comunità ed associazioni cattoliche di volontariato ed assistenza: come spiega il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, «In occasione dell’anno dedicato alla famiglia, con cui la Chiesa celebra i 5 anni dall’esortazione apostolica Amoris Laetitia, Papa Francesco ha affidato la preparazione dei testi delle meditazioni e delle preghiere per le stazioni della Via Crucis del Venerdì Santo al Colosseo ad alcune famiglie legate a comunità ed associazioni cattoliche di volontariato ed assistenza».

Come scandisce il libretto della Via Crucis 2022, le 14 stazioni che accompagneranno il Venerdì Santo al Colosseo vedranno le seguenti rispettive meditazioni preparate da: 1- coppia giovani sposi; 2- famiglia in missione; 3- sposi anziani senza figli; 4- famiglia numerosa; 5- famiglia con figlio disabile; 6- famiglia che gestisce casa-famiglia; 7- famiglia con genitore malato; 8- coppia di nonni; 9- famiglia adottiva; 10- vedova con figli; 11- famiglia con figlio consacrato; 12- famiglia che ha perso una figlia; 13- una famiglia ucraina e una russa; 14- una famiglia di migranti.

Nel 2020 le meditazioni della Via Crucis con Papa Francesco vennero affidate ed elaborate da 5 detenuti della Casa di Reclusione “Due Palazzi” di Padova che hanno incontrato/approfondito la fede cattolica assieme al cappellano Don Marco Pozza; un anno fa invece la Passione del Signore con le stazioni itineranti tra il Colonnato del Bernini vennero affidate ai bambini del Gruppo Scout Agesci “Foligno I” (Umbria) e dalla Parrocchia romana Santi Martiri di Uganda. Nell’Anno della Famiglia invece Papa Francesco ha deciso di affidare le meditazioni della Via Crucis nel Venerdì Santo 2022 ad alcune famiglie della Capitale: «In base alle tematiche scelte, saranno sempre alcune famiglie a portare la croce tra una stazione e l’altra».

VENERDÌ SANTO, LA PREGHIERA PER L’UNITÀ DELLA CHIESA: IN DIRETTA LA VIA CRUCIS 2022

Nella recente Udienza Generale dal Vaticano, Papa Francesco – introducendo i temi della Settimana Santa 2022 – ha voluto ricordare, oltre al popolo dell’Ucraina martoriato dalla guerra, anziani, ammalati, giovani e sposi novelli in vista della Pasqua: «Vi invito a vivere l’imminente Settimana Santa con intensa partecipazione al Mistero dell’amore redentore, che in essa verrà trascorsa. La luce del figlio di Dio, crocifisso e risorto, vi guidi alla testimonianza della sua verità, la quale apre la mente dei giovani, rasserena il cuore dei malati e degli anziani e sostiene il mutuo amore degli sposi. A tutti, la mia benedizione!».

La luce nel giorno più buio, quello della morte in Croce del Figlio di Dio: prima della Via Crucis un anno fa, per la celebrazione della Passione del Signore in Vaticano, Papa Francesco affidò a Padre Raniero Cantalamessa l’omelia del Venerdì Santo. Ebbene, quella “luce” che riesplode nella Pasqua trova la sua “primizia” nell’unità della Chiesa davanti alla Pasqua: «la Pasqua segna una tappa nuova e decisiva. Grazie ad essa, Cristo diventa il primogenito tra molti fratelli. I discepoli diventano fratelli in senso nuovo e profondissimo: condividono non solo l’insegnamento di Gesú, ma anche il suo Spirito, la sua vita nuova di risorto». La riflessione poi sull’attualità dei tempi moderni portò Padre Raniero ad esprimere il valore della fraternità come chiave di volta: «La fraternità si costruisce cominciando da vicino, da noi, non con grandi schemi, con traguardi ambiziosi e astratti. Questo significa che la fraternità universale comincia, per noi, con la fraternità nella Chiesa Cattolica».

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